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MARINA DI GINOSA, SPIAGGIA DEDICATA ANCHE AI CANI?

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di Nicola NATALE Un posto anche per fido al mare.  E’ così che esordisce Lucia, turista settentrionale, lanciando un messaggio all’amministrazione comunale ed ai lidi.  “Abbi amo dovuto fare un lungo giro per portare il nostro cioco (un labrador di pochi anni) in un tratto meno frequentato, ma si è scottato le zampe nel lungo tragitto sulla sabbia ”.  Aumenta esponenzialmente il numero di persone che si carica volentieri del fardello di allevare un cane, altamente ripagate dalla sua fedeltà assoluta e dal suo affetto.  “ Vogliamo condividere i bei momenti sulla spiaggia con il nostro cane e sarebbe una maniera per valorizzare ulteriormente queste vostre belle spiagge ”.  Insomma i turisti si fanno sempre più esigenti, ma il litorale sabbioso di Marina di Ginosa, pur lungo oltre 5 chilometri, è occupato da una quota sempre crescente di lidi privati.    Le aree per la balneazione libera si vanno sempre più riducendo e ponendosi agli estremi dei punti di access

MARINA DI GINOSA. DAL CANALE DI MEZZANA UN FETORE INSOPPORTABILE

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di Nicola NATALE Marina di Ginosa, il canale  di mezzana il giorno dopo l'alluvione del 1° Marzo 2011 Puzza insopportabile dal canale di mezzana e gli abitanti insorgono.  Complice anche il nulla di fatto seguito ad una segnalazione inviata alle autorità competenti. Sotto accusa il sistema di fogna bianca realizzato per facilitare il deflusso delle acque piovane e, a mezza voce, gli eventuali scarichi illegali di liquami fognari. E’ da allora dice un cittadino che il canale ha preso a mandare un tanfo insostenibile.  Martedì pomeriggio gli abitanti di via Fiume, in un’improvvisata riunione all’aperto e convocando i giornalisti, hanno esposto le loro ragioni, fiduciosi che chi di dovere intervenga. A parlare per tutti la signora Emilia Lisi da Pomigliano D’Arco, recente proprietaria di una casa che usa per le vacanze.  “ Ci vergognamo non solo del degrado, ma dell’odore nauseabondo che dura dall’ora di cena fino a tutta la notte, quando vorremmo tenere le f

GINOSA, CONTRADA CIGNANO. RIPRENDE L'INCENDIO

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di Nicola Natale Ginosa C.da Cignano 29 Giugno 2012 ore 13 circa. Ancora fuoco dopo l'incendio del 15 Giugno scorso All'una di oggi alcuni volontari della Protezione civile della Regione Puglia osservavano impotenti la ripresa dell'incendio in zona Cignano. La zona è impraticabile con una sola jeep, il fronte dell'incendio vasto. Nel pomeriggio, allertati dagli uomini della Protezione, gli aerei antincendio hanno ripreso lo spegnimento dei focolai, come ha testimoniato con alcune foto l'assessore al turismo ed ambiente Leonardo Galante. L'evento ripropone il problema del controllo di un territorio così vasto come quello di Ginosa e Marina di Ginosa, che si è scoperto estremamente vulnerabile a pochi malintenzionati. Anche questo incendio sottolinea la mancanza degli agricoltori, quali custodi e curatori del paesaggio, benché molti di essi pratichino ancora l'uso assurdo e vietato di bruciare le stoppie. Ancora oggi, percorrendo la strada di Cav

INCENDIO AL BOSCO VENUSIO. FUMO VISIBILE DA GINOSA

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di Nicola NATALE Il fumo visibile dal quartiere Orti di Ginosa Il vento e la siccità mettono ancora una volta in azione i piromani.  Ancora un altro, vastissimo incendio si è sviluppato nel bosco Venusio intorno all’una di pomeriggio. Il fumo era chiaramente visibile da alcune case presso via Matera a Ginosa ed erroneamente si è pensato ad un nuovo incendio in contrada Palombaro, già interessata da un altro disastroso incendio il 15 giugno scorso.  I volontari della protezione civile di Ginosa sono stati allertati dalla sala operativa di Bari. In serata sono rimasti a dar mano forte alle altre squadre lucane, impegnate nello spegnimento e nel controllo di ciò che rimane della vegetazione.  Sono intervenuti ben due canadair per limitare i danni ingentissimi al patrimonio boschivo, ormai sempre più esiguo e decimato da quello che sarà ricordato come l’anno nero per le foreste di Puglia ed anche Basilicata.  L’incendio si è propagato dalla contrada Bruna di Matera

CASTELLANETA, EOLICO: LA LOTTA DEI MULINI A A VENTO. LORETO ACCUSA: UN BIDONE COLOSSALE

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di Nicola NATALE Ora che le pale eoliche si vedono, scoppia la polemica di fine Agosto.  Eppure l’allarme era stato lanciato già dal 2006: attenzione, tra Laterza e Castellaneta, sulla statale 7,   tantissime mega pale eoliche in arrivo. Questa volta a lanciare un attacco frontale alla neo-amministrazione Gugliotti è Rocco Loreto, dai banchi dell’opposizione di centrosinistra. L’Amministrazione di Castellaneta si sarebbe accontentata di una cifra molto inferiore rispetto a quelle offerte per il maxi-eolico e i proprietari terrieri sarebbero stati buggerati accettando affitti irrisori, alla luce delle nuove tassazioni.  Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta dal Maggio 2012 Niente da fare ribatte il neo-sindaco: “ siamo noi che abbiamo richiesto a Terna ed alla ##### ######## ######### srl * di fare il punto sullo stato dei lavori e rivedere le convenzioni sottoscritte ”. Ma l’ex senatore non demorde e lancia un nuovo attacco: si tratta di un bidone c

MARINA DI GINOSA E LE BANCARELLE. UN IMMIGRATO: “MA NOI DOBBIAMO PUR VIVERE”

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di Nicola NATALE Non ci stanno i venditori ambulanti a farsi sloggiare da Viale Jonio.  E una telefonata ci raggiunge: vogliamo esprimere il nostro punto di vista.    All’altro capo del telefono c’è Thuin Khan da tutti chiamato Tio, un bengalese di 31 anni, che da qualche anno ha aperto un suo esercizio proprio nel centralissimo viale di Marina di Ginosa. “ Siamo troppi, lo capiamo, ma siamo qui perché è un paese tranquillo, vogliamo solo lavorare ”. La cittadina marinese per un immigrato che è prima transitato per Milano e Roma deve sembrare un’oasi di pace, anche rispetto al suo stesso paese, il Bangladesh, che conta 153 milioni di abitanti.  Il problema dice è sempre lo stesso: il permesso di soggiorno.  La storia di Khan è fortunata, poiché un contratto di badante gli ha aperto le porte dell’Italia, non prima del duro apprendistato di venditore in spiaggia.  “Tio” ora si trova dall’altra parte della barricata, danneggiato anch’esso dalla concorrenza dei non

CASTELLANETA MARINA ABBANDONANO IL CATAMARANO, TORNANO A NUOTO. ALLARME, MA SONO SANI E SALVI!

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di Nicola NATALE Un catamarano disperso al largo delle acque di Castellaneta marina.  Si era pensato al peggio, poiché le condizioni del mare sono subito apparse difficili.  Poi, un’ora dopo, verso le diciassette le prime dichiarazioni tranquillizzanti, sia pure con differenti versioni.  Nessun disperso citava una fonte, poi chiarita dalle dichiarazioni del comandante della Capitaneria di Porto che pur confermando delle presenze a bordo, affermava che non c’era stato alcun pericolo per le persone.  Semplicemente i due occupanti del catamarano erano usciti in mare, pur con   condizioni meteo-marine non ottimali.  Poi,   sorpresi da un groppo temporalesco, avevano deciso di abbandonare l’imbarcazione, tuffandosi in mare e tornando a riva, ma non avvisando nessuno.  Il catamarano abbandonato ha fatto scattare l’allarme.  Uno dei momenti del Raid della Magna Grecia Sul posto sono intervenuti capitaneria di porto, vigili del fuoco e mezzi del 118 che non hanno tardato