SI RITORNA A MACINARE GRANO, MA IN MANIERA TECNOLOGICA
Il mulino sulla provinciale che collega Ginosa a Laterza QUOTIDIANO DI PUGLIA 12 FEBBRAIO 2013 di Nicola NATALE Ci vuole poco per smentire un luogo comune. Basta andare al molino bongermino sulla provinciale che collega Ginosa a Laterza. Per scoprire che innanzitutto non ci sono finanziamenti pubblici se si è donne e giovani e che le banche concedono credito se si hanno business plan e garanzie adeguate. Realizzare un mulino tecnologicamente all’avanguardia è costato poco meno di due milioni di euro. L’opificio, inaugurato nell’ottobre scorso, é l’unico in provincia di Taranto ed è un’azienda individuale che fa capo a Maria Bongermino, 30 anni, biologa. Il tutto nasce dalla trentennale storia del panificio laerte del padre che sforna, assieme a tanti altri, l’ormai famoso pane di Laterza. Da lì nasce l’idea di provare a fabbricarsi da soli l’indispensabile materia prima: la semola rimacinata di grano duro. E già che c’erano a vendere questa prezioso