TARANTO, ILVA, ITALIANS. Una lettera a Beppe Severgnini
Taranto, tromba d'aria. Devastazione anche al porto. La lettera è una risposta ad un intervento apparso oggi su Italians, rubrica del Corriere della Sera online, di cui vi aggiungo il testo sotto. Caro Beppe, un mio amico da Bari ha chiesto se per l'Ilva di Taranto era meglio far finta che non esistesse. Da Ginosa in provincia di Taranto dove vivo, gli ho detto no. Bisogna chiederlo ai tarantini che ci vivono, chiedere loro insomma se vogliono continuare a sacrificarsi per i 13.630 che ci lavorano (dati ilva 2005) e per i tantissimi che da essa dipendono. A Taranto ed in tutta Italia. In cambio di questo sforzo industriale - non l'unico - la Provincia jonica è agli ultimi posti non solo per qualità della vita, ma anche per occupazione. Naturalmente la situazione peggiorerebbe ancora se l'Ilva si fermasse: non ci sono alternative serie praticabili a breve. Non é tollerabile tuttavia che il referendum sull'acciaieria proposto da un c