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QUANT’E’ LUNGA LA STRADA PER IL CASTELLO….

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di Nicola NATALE Ginosa Il castello normanno costruito nel 1071 d.c. ma con aggiunte del 1700 Proseguono   i lavori al Castello Normanno di Ginosa, ma il suo utilizzo appare molto lontano.  Ora una ditta locale sta completando gli intonaci dell’angusta corte interna.  Impossibile per ora visitare i piani superiori dove fin dal 2008 , con una delibera di giunta, il Comune di Ginosa aveva destinato per opere edili, impianti, ascensore ed attrezzature 218.000 euro.    Come appariva il 3 Agosto 2012  una delle sale del Laboratorio Multimediale Al momento sono visibili solo gli arredi (scrivanie e sedie) di una stanza del pianterreno dove sono rimasti intatti i pavimenti in pietra.  Il consigliere ai lavori pubblici Vincenzo Di Canio assicura che parte dell’ala sinistra è stata completata, con la sistemazione dei tetti che erano praticamente crollati, già dalla metà degli anni ’90. Gli altri ambienti del pianterreno solo recentemente sono stati sgombrati da un “pulmanino

MARINA DI GINOSA: DURA CONTESTAZIONE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO

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di Nicola NATALE Una delle abitazioni di Via Mar Tirreno Proprio un venerdì di passione. E non solo per la Passio Christi riproposta sabato 4  a Ginosa ma anche e soprattutto per i parcheggi a pagamento imposti dall’oggi al domani su tutta Via Mar Tirreno a Marina di Ginosa.  Dura contestazione ieri dei residenti che si sono visti proporre un pedaggio ridotto di 30 euro al mese, mentre per tutti gli altri la tariffa è di un euro all’ora, di quattro per sei ore e di sei euro per tutta la giornata.  Per intenderci Via Mar Tirreno costeggia gli accessi alle spiagge dei dintorni dei Lidi Zanzibar e Bahia ed ha alle spalle quartieri densi   di case-vacanza con pochi parcheggi, con assenza di piazze e verde pubblico. L'inequivocabile cartello apparso in una delle vie interessate dalle nuove strisce blu Sintetizza la questione Carlo Putignano, uno dei residenti, prima di invitare bruscamente gli operai alle prese con la verniciatura delle strisce blu ad andarsene: “ già s

ARTE, SPETTACOLI E SAGRE. TUTTA DA SCOPRIRE LA PROVINCIA JONICA.

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di Nicola NATALE Ginosa,  il saluto finale delle comparse della Passio Christi. Da 38 anni rimane l'unico evento stabile organizzato nella Gravina di Casale dalla Pro Loco Foto a cura di Nicola Di Tinco Siamo entrati nel clou.  L’estate reclama i suoi divertimenti e i Comuni si attrezzano per attrarre cittadini e turisti.  Da Ginosa che ripropone la Passio Christi nella gravina di Casale sabato 4 Agosto, a Laterza che ha fatto del   Palazzo Marchesale, arricchito dal recupero della nuova incantevole sala della Cavallerizza, il centro delle sue attività grazie alle doti eccezionali delle Officine Culturali Arthemisia . Laterza, la sala della Cavallerizza nel Palazzo Marchesale Senza dimenticare Castellaneta che valorizza il suo centro storico con la sagra della Far’rnedd prevista per domenica 12 Agosto.  La far’rnedd è ottenuta macinando ceci ed orzo ed è presentata in 2 chilometri e mezzo, tra stradine e vicoli, assieme ad altri prodotti tipici della provincia t

CASTELLANETA: RIVIVE IL GRANO CAPPELLI. Da Facebook alla tavola.

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di Nicola NATALE Una spiga del famoso grano "senatore Cappelli" Grano "cappelli" a km 0 in Castellaneta L’hanno detto e l’hanno fatto: resuscitare la coltivazione del grano “cappelli”.  Sono i ragazzi di Vivicastellaneta, una redazione su facebook riuscita ad infrangere il muro che separa il virtuale dal reale.  In questo caso, proporre l’acquisto di grano in vetro per le insalate estive e farina in sacchetti, è stato possibile grazie all’azienda agricola Margherita Terrusi che ne ha curato produzione e mietitura destinandogli 6 ettari.  La molitura invece è programmata per sabato prossimo in un molino di Altamura.  Il grano deve il nome al senatore Raffaele Cappelli, autore della riforma agraria che distinse i grani duri da quelli teneri, due specie imparentate ma diverse.  E’ un frumento   di altissima qualità, molto diffuso nei primi anni del ‘900 ma poi abbandonato per la scarsa resa quantitativa.  Daniele Lavarra L’operazione è affas

L’INCHIESTA. TRA 7-8 ANNI SPARITO IL PESCE DAL GOLFO DI TARANTO La confidenza di un operatore ittico. Lo strano momento scelto per il fermo

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di Nicola NATALE Banco al mercato del pesce di Venezia Un buon piatto di pesce, magari in un ristorantino vista mare. Peccato che la pesca a strascico e sotto costa rischi di rovinarci anche questo residuo piacere. Il pesce jonico non ce la fa più a riprodursi e pensare che basterebbero solo due, tre mesi di fermo per avere pesche eccezionali, tali da regalare in loco pesce fresco in quantità, di buona pezzatura e non surgelato. E’ la denuncia fatta da un operatore del settore che vuole restare anonimo, pur non sottraendosi al dovere di denunciare quanto accade sulle coste della Provincia di Taranto, da Campomarino a Marina di Ginosa. E ben sapendo che - purtroppo - non c’è una cassa integrazione per i pescatori. Che cosa troviamo nelle pescherie oggi? Una immagine di una pescheria  Il pesce c’è, ma solo quello piccolo. Stanno distruggendo tutto con la pesca a strascico che, prendendo anche i pesci piccoli, impedisce la riproduzione. Ci vuole un controllo severo e