LATERZA DALLA PROGEVA ANCORA PUZZE. TARDANO I LAVORI DI ADEGUAMENTO
di Nicola NATALE
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Un particolare della stabilimento Progeva di Laterza |
Due immagini
contrastanti.
Da un lato la gastronomia più vicina al territorio, dall’altro la
puzza più urtante.
E’ Laterza, comune di quindicimila abitanti che punta tutto
sul pane formidabile, sulla carne al fornello, sulla Gravina più profonda e
selvaggia, ma installa a pochi passi dalla città la Progeva, che raccoglie
rifiuti organici non pericolosi e li trasforma in fertilizzanti.
Non si può in
effetti rinunciare a niente negli anni della disoccupazione galoppante, ma
quello della Progeva, attiva fin dal 2006, rischia di essere il muro su cui si
infrange la sbandierata volontà di costituire un’economia del turismo.
E’ vero
d’altra parte che raccogliere la frazione umida proveniente dalla raccolta
differenziata è a sua volta un’operazione altamente sostenibile ed
indifferibile, tuttavia è
insostenibile la puzza con la quale convivono i laertini e gli ospiti della cittadina
pre- murgiana.
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Proprietà e direzione della Progeva |
Il Sindaco
Gianfranco Lopane ha avviato uno stretto contatto con l’azienda pur
specificando che gli investimenti di adeguamento non avrebberopotuto essere
realizzati in pochi mesi.
Si tratta di
munirsi di biofiltri potentissimi e di coprire ed isolare le superfici
nelle quali avviene il processo di decomposizione.
Ma le emissioni odorigene, continuano ad
arrivare a zaffate portate dal vento di tramontana e in relazione al tipo di
rifiuto organico trattato.
L’anno scorso proprio durante la sagra dell’arrosto
ci furono zaffate e questo provocò il rinfocolarsi delle polemiche.
La pazienza
dei laertini potrebbe arrivare al culmine, anche se l’azienda occupa 15
dipendenti e nessuno vuole metterne in pericolo il futuro.
Tuttavia così
continuando si mina fortemente la credibilità del percorso di economia
alternativa scelto da Laterza.
L’azienda Progeva fondata dalla biologa Lella
Miccolis, originaria di Noci è stata finanziata da Invitalia. E’ una delle
poche al sud ad occuparsi del recupero dei rifiuti organici e della loro
trasformazione in fertilizzanti.
Il suo amministratore unico è Marino Mongelli
ed è con lui che l’Amministrazione Comunale ha attuato un tavolo tecnico ancora
troppo lontano dal fornire risultati apprezzabili.
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