IL CALO' IN SCENA PER "SALVARE" LE PAROLE IN DISUSO.
GINOSA ANFFAS - Un momento della rappresentazione della classe IV B dell'Istituto "Giovanni Calò" di Nicola NATALE La lingua non contiene solo le parole di un popolo, ne contiene anche l’anima. Rinunciare a parlarla, estrometterla per praticità dai consessi internazionali e nei contesti scientifici, espone in concreto ad una diminuzione dei diritti. Partendo da questo assunto, la IV ª B dell’Istituto Giovanni Calò di Ginosa, con le insegnanti Giusy Miraglia e Rosa Perrone, ha celebrato l’importanza della lingua madre con una commedia teatrale ispirata al racconto “La grande fabbrica delle parole” di Agnése de Lestrade. A incoraggiare il loro progetto la dirigente scolastica Marianna Galli. GINOSA SEDE ANFFAS DURANTE L'INAUGURAZIONE FATTORIA SOCIALE Protagonisti i loro alunni che hanno inscenato la commedia presso la struttura ANFASS “Dopo di noi” che ospita al momento sei persone disabili bisognose di particolari cure ed atte