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Il libro dell’Età della Pietra: “Lithikà” Perché l’uomo dell’Età del Bronzo sfruttava ancora la pietra

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di Vincenzo Stasolla    Vincenzo Stasolla Nonostante il termine “Libro” ci rimandi ai profumati tomi di carta, palpabili e comodi da leggere, magari allietati dal tepore di un camino, data la gelida aria che tira (atterriti anche dalla crisi), oggi il libro può essere sfogliato anche sul web: economico e veloce, ma scomodo e immorale sotto certi aspetti.  Ed è qui che presento un saggio dal titolo “ Lithikà ” edito dallo scrivente, su chi vuol saperne di più sulla nostra pre-protostoria, indagando un tema poco affrontato dagli archeologi, o meglio, affrontato senza offrirne spiegazioni, ma limitandosi a sobrie giustificazioni: gli ultimi strumenti in pietra foggiati nell’Età dei Metalli.  L’uomo dell’Età del Bronzo vive in una condizione molto simile a quella dei suoi predecessori Neolitici, e pertanto usufruisce come loro ancora della pietra, per fabbricare arnesi. La questione si apre al momento in cui il bronzo fa la sua comparsa, seppur in limitata quantità: quali so

PINO APRILE "GIU AL SUD" PER LA CITTADINANZA. SENTITA CERIMONIA A LATERZA

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Alcune immagini della cerimonia svoltasi il 1° Febbraio 2012  all'Auditorium Giannico di Laterza In piedi per l'Inno di Mameli. Da sx Bruno Bongermino (Associazione Società e Progresso) Nicola Natale (Quotidiano) Pino Aprile (giornalista, scrittore) Gianfranco Lopane (Sindaco di Laterza) LATERZA, GIÙ AL SUD di Francesco ROMANO «Mia madre è di Laterza, di Laterza sono mia sorella e mio fratello: io, figlio di mezzo, sono nato una trentina di chilometri più in là, a Gioia del Colle, ma da questa sera sono laertino anch’io»: Pino Aprile è, da pochi giorni, cittadino onorario di Laterza. Nel gremito auditorium comunale, è stato il sindaco Gianfranco Lopane a conferirgli formalmente il riconoscimento ufficiale. Quasi “riparatore”.  «Qui – ha raccontato l’autore di “Terroni” e dell’ultimo nato “Giù al Sud” – mi legano ricordi d’infanzia indelebili». Ricordi che, già ripercorsi nell’ultimo capitolo di Terroni, hanno dato più forza alla cerimonia del

PRIMA “TERRONI”, ORA GIU’ AL SUD. INTERVISTA A PINO APRILE. CITTADINANZA ONORARIA DI LATERZA MERCOLEDI’ 1° FEBBRAIO ORE 19:00

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dall'articolo apparso sul Quotidiano del 31 Gennaio 2012 di Nicola NATALE Pino Aprile, giornalista e scrittore, autore di "Terroni" e "Giù al Sud" La cittadinanza onoraria di Laterza a Pino Aprile, autore di “Terroni” è un gesto forte da parte dell’Amministrazione Comunale di Laterza. Un riconoscimento all’opera letteraria del giornalista che ha risvegliato l’orgoglio meridionale con il suo libro ed un omaggio alla sua infanzia, passata per Laterza.  Stasera (mercoledì 1° febbraio ore 19) Pino Aprile, già vicedirettore di Oggi e direttore di Gente, sarà all’ Auditorium Michele Giannico in Via Concerie a Laterza, per la cerimonia di conferimento della cittadinanza  e la presentazione della sua nuova opera “Giù al Sud” edito da Piemme, suo editore da 15 anni.  Alla serata parteciperà il sindaco di Bari, Michele Emiliano, cosa che renderà ancora più interessante il dibattito ( n.d.r. moderato dal sottoscritto). Cosa rappresenta per lei questa ci

SHINYSTAT CONFERMA! 2.090 VISITATORI UNICI IN UN MESE

Grazie a tutti gli utenti.  A breve nuove sorprese positive da GINOSANEWS.  Nicola Natale

POZZI, SMART CARD E CAMERE DI COMMERCIO: CHE STRESS!

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dall'articolo apparso sul Quotidiano del 31 Gennaio 2012 di Nicola Natale L'interno della Camera di Commercio di Taranto Ed ecco le ultime beffe servite agli agricoltori, passate quasi sotto silenzio.  Vanno sotto il nome di sanatoria acque sotterranee e smart card.  Le beffe vengono da Regione e Governo, rispettivamente,  ma le attribuzioni si confondono nell’animo di chi aveva in mente ben altro quando ha deciso di condurre un’azienda agricola. Ma andiamo con ordine.  Non si é proprietari assoluti dell’acqua rinvenuta nel proprio fondo, questa è soggetta a limitazioni.  Nella Puglia in cui sono nati migliaia di pozzi artesiani con abbassamenti preoccupanti delle falde acquifere si è deciso di correre ai ripari, censendo e regolando la portata delle acque “emunte” dal sottosuolo.  Risultato: un ulteriore salasso di oltre 1.000 euro, più la sanzione amministrativa per non avere completato l’iter iniziato con la denuncia di esistenza pozzi.  E sono oltre 12.000