APPROVATO IL RENDICONTO 2019. A zero gli indici di deficit. L'avanzo balza a 15,6 milioni di euro rispetto ai 4,7 del 2016.

Da sx la presidente del consiglio comunale avv. Antonietta Rizzi, il sindaco di Ginosa Vito Parisi, la consigliera comunale Angela Ciannella


QUOTIDIANO DI PUGLIA 23 LUGLIO 2020*

di Nicola NATALE

Ancora scintille tra il presidente del consiglio comunale di Ginosa Antonietta Rizzi, il sindaco Vito Parisi e la maggioranza cinque stelle. 

Motivo del contendere questa volta i costi sostenuti per la celebrazione del consiglio comunale in videoconferenza del 28 maggio scorso, circa 1.440€. 

Ma anche il dito medio mostrato dalla consigliera comunale Angela Ciannella e finito su facebook, unitamente alla sua “non veritiera affermazione di lavorare in comune”. Comportamenti lesivi secondo il presidente Rizzi "del ruolo istituzionale rivestito". 

L’amministrazione comunale di Ginosa prosegue anche nel riconoscimento di debiti fuori bilancio causati da sentenze in cui è spesso soccombente.

Questa volta è stata l’impresa Luperto a uscire (parzialmente) vittoriosa dal confronto con il Comune, sia pure riducendo le pretese vantate post collaudo da 451 mila euro a circa 13mila euro.

E’ stato l’assessore al bilancio Domenico Gigante a spiegare che si trattava di lavori effettuati presso la contrada Sierro delle vigne nel 2006, nei pressi della ex statale 580, senza fornire ulteriori dettagli. 

Domenico Gigante,
assessore al bilancio
ed al personale di Ginosa.

Le minoranze non hanno partecipato al voto di riconoscimento del debito fuori bilancio.

Sia la lista civica Inglese, sia Forza Italia con Vito De Palma hanno fatto notare “l’originalità e l’assurdità di un debito fuori bilancio contenuto già nella copertura preventiva all’interno dell’appalto stesso”. 

La maggioranza non ha replicato ed ha riconosciuto così l’ennesimo debito fuori bilancio originato da una sentenza, con dieci voti favorevoli, un astenuto e quattro non partecipanti al voto. 

QUOTIDIANO DI PUGLIA
edizione di Taranto
23 luglio 2020 pag.15
Durante il consiglio del 21 luglio è spettato ancora all’assessore Gigante illustrare il rendiconto 2019, evidenziando il parere positivo dei revisori dei conti. 

Il disavanzo del comune di Ginosa è di 2,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai precedenti esercizi” ha dichiarato “e a giugno non è stato necessario ricorrere alle anticipazioni di tesoreria” (n.d.c. prestiti dalla banca tesoriera). 

Nel 2019 sono stati pagati 11,4 milioni di euro di fatture per quasi tremila mandati” ha concluso l’assessore. 

Ma le minoranze non condividono il quadro positivo fornito. 

Il consigliere comunale De Palma, candidato alla Regione Puglia, ha argomentato “che i residui andavano riscossi nel 2019 e che c’è ancora da approvare il bilancio preventivo, mentre è completamente saltata nella relazione dell’assessore la parte destinata agli investimenti, solo 10.484€”. 

I riflettori si sono accesi anche sulle passività potenziali pari a a circa due milioni di euro, suddivise tra il settore dei servizi sociali e quello dell’area tecnica. 

Anche l’incremento della tasi non è sfuggito alle minoranze, così come il fatto di aver “pagato gli interessi sui mutui per il rifacimento delle strade urbane, senza procedere in questi anni alla ripavimentazione”. 

Forza Italia con Patrizia Ratti ha ricordato le sanzioni ricevute dal Comune di Ginosa per tardiva approvazione del rendiconto e di essersi deciso a farlo quest’anno solo dopo l’ingiunzione del Prefetto. 

La lista Inglese si è invece soffermata “sui 5 milioni di euro di residui passivi insussistenti e sul pauroso incremento del fondo crediti di dubbia esigibilità, incrementato tra il 2018 ed il 2019 da 6 milioni di euro a 14 milioni di euro”. Sostanzialmente sovrapponibili le osservazioni del Pd svolte dal consigliere Paolo Costantino, unitosi alle altre minoranze nel non partecipare al voto. 

La stessa presidente Rizzi si è astenuta sottolineando “la lettura ottimistica, non oggettiva, assolutamente fuori dalla cognizione delle capacità amministrative di questa maggioranza”. Aggiungendo poi di condividere le osservazioni delle minoranze. 

La difesa è spettata al capogruppo consiliare 5 stelle Sergio Basta per il quale “il lavoro di questa amministrazione è nettamente migliorato ed i numeri ci danno ragione”. 

Il rendiconto è passato con 10 voti favorevoli, un’astenuta (Rizzi) e cinque non partecipanti al voto.

Ora la prossima battaglia contabile e politica si sposta al 31 luglio: è quello il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2020.

*versione integrale

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