LA PRESIDENTE RIZZI: "IO MOBBIZZATA, MA RESTO". La maggioranza: "incomprensibile ignorare le nostre comunicazioni".
GINOSA - 31 gennaio 2020, prima conferenza stampa della presidentessa del Consiglio Comunale di Ginosa, avv. Antonella Rizzi. |
di Nicola NATALE
“Qui sono mobbizzata ma resto nell’interesse della democrazia, che è rispetto delle regole.”
Così in sintesi la conferenza stampa della presidente del Consiglio comunale di Ginosa Antonella Rizzi dopo la seduta del consiglio comunale del 30 gennaio scorso, sciolta per mancanza del numero legale.
“Una seduta” esordisce “che era stata concordata con tutti i capigruppo, persino in anticipo rispetto ai tempi regolamentari”.
Sergio Basta, consigliere comunale capogruppo di maggioranza movimento 5 stelle. |
E a poco è servita la telefonata del capogruppo di maggioranza Sergio Basta sul probabile rinvio per l’incompletezza del fascicolo del più sostanzioso dei punti dell’ordine del giorno: l’ampliamento e l’affidamento a privati dei cimiteri di Ginosa e della sua borgata.
La richiesta di rinvio è pervenuta via posta elettronica certificata solo intorno all’una di giovedì 30, giorno della mancata celebrazione del consiglio che ha riacceso la tensione tra presidente del Consiglio e maggioranza 5 stelle di Ginosa.
Una richiesta che comunque non avrebbe potuto essere accolta secondo l’interpretazione della presidente Rizzi.
Giovanni D'Angelo, neo consigliere comunale per il movimento 5 stelle. Subentra a Nunzio Ricciardi. |
Sullo sfondo la questione del reintegro di Vito De Palma, l’ex sindaco assolto dall’accusa di abuso d’ufficio che avrebbe dovuto essere reintegrato in automatico e l’entrata in consiglio di Giovanni D’Angelo in surroga del consigliere Nunzio Ricciardi, promosso assessore ai lavori pubblici.
Tutto risolvibile con un rinvio in consiglio del punto sui cimiteri e con l’esame dei restanti punti perché “un consiglio non si rinvia con uno schiocco di dita, ci sono dei termini da rispettare” afferma la presidente Rizzi in aula consiliare.
“Quello che denuncio è una grave interferenza nel mio lavoro e un non rispetto delle regole della democrazia”.
Accuse forti all’indirizzo della maggioranza 5 stelle di Ginosa finite in una lettera al prefetto di Taranto.
“Più volte sono stata tentata di dimettermi” ha ammesso la Rizzi “ma resto, anche dopo la rimozione della targhetta di presidente dalla mia stanza, stanza che trovo sistematicamente occupata”.
Uno scontro frontale che potrebbe muovere da altre ragioni oltre a quelle esposte, importanti ma formali.
La maggioranza stellata dissente infatti dal racconto della presidente Rizzi, la più suffragata nel 2016 tra i consiglieri 5 stelle con 789 voti.
Un rinvio chiesto “già dal 28 gennaio scorso” per “consentire al neo consigliere Giovanni D’Angelo di esaminare gli atti in approvazione, per dare tempo alla Prefettura di esprimersi sul reintegro del consigliere De Palma” e comunque del tutto regolare “non essendoci scadenze inderogabili”.
Motivazioni rigettate alla base dalla presidente: “il programma per il quale io mi sono candidata non è stato mai, mai, osservato”.
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