SCEMPIO AL PARCO REGINA. UN MILIONE DI EURO PER NULLA?


MARINA DI GINOSA -Il piccolo anfiteatro del parco regina nel gennaio 2016 (sx) e a maggio 2019 (dx).








QUOTIDIANO DI PUGLIA 3 MAGGIO 2019

di Nicola NATALE

MARINA DI GINOSA. 
Le aiuole dell'orto botanico
Un colpo al cuore invece aggirarsi ora, tra l’orto botanico vandalizzato e il percorso avventura già cadente. 
Danneggiati anche il piccolo anfiteatro in legno ormai inagibile, i cartelloni esplicativi che recavano anche le scritte in braille, divelte alcune panchine, abbattuti anche i cestini per rifiuti mimetizzati da coperture in legno. E non è la prima volta. 
Già a febbraio del 2017 erano stati documentati e denunciati i primi danneggiamenti con le panchine in legno divelte e scaraventate sui fichi d’india. 
Perché si chiedono tutti? 
Noia patologica, conflitti per la sua gestione, interessi legati alla sua manutenzione ordinaria e straordinaria, concorrenza con l'altro polmone verde? 
Difficile dirlo, perché nonostante di telecamere e sicurezza si parli spesso, non si è mai riusciti ad individuare e sanzionare un vandalo o un gruppo di vandali. 
O perlomeno a far sapere alla cittadinanza che i responsabili fossero stati realmente individuati e condannati a risarcire i danni. 
Peccato, perché per quel parco, che occupa circa quattro ettari della vastissima pineta Regina, sono stati spesi quasi un milione di euro (951mila per l’esattezza) di fondi del piano di sviluppo rurale 2007-2013. 
Il bel progetto, ideato dalla dottoressa forestale Wanda Galante, andava a concorrere efficacemente al “miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale e alla valorizzazione turistico ricreativa dei boschi”. 
Ma si è trattato di una breve parentesi per Marina di Ginosa, quasi assuefatta a vedere le sue grandi bellezze deturpate o abbandonate. 
Si può parlare del tabacchificio di proprietà regionale, erede dell’architettura rurale del primo novecento o della torre mattoni cinquecentesca o del lungomare, tutto porta i segni della decadenza, dell’incuria o della difficoltà di accesso. Nemmeno i recenti rifacimenti, vedasi quello della delegazione comunale, spiccano per coerenza e gusto architettonico. 
E per il verde pubblico marinese, non sono finiti i guai. 
Perché il parco comunale, al centro dell’esteso abitato marinese, è ancora chiuso da mesi per le difficoltà nell’appaltarne la gestione.


MARINA DI GINOSA -L'entrata del parco comunale come si presentava a maggio 2019.

Già il pd all’inizio dell’anno aveva incalzato l’amministrazione, invitandola ad assegnare almeno il chiosco all’interno, anch’esso vandalizzato dopo la cessazione del precedente affidamento. 
Ma non sono emersi fatti di rilievo, a parte l’abbattimento iniziato ieri dei pini che, secondo perizia, potevano ancora costituire pericolo per la pubblica incolumità. 
La messa in sicurezza del parco comunale di Marina di Ginosa, ha comportato da ultimo un ulteriore esborso di 33mila euro per affidamento diretto. 
Ad aggiudicarsi i lavori la ditta La Ginestra di Cella Davide con sede a Marina di Ginosa, regolarmente iscritta all’albo fornitori della centrale unica di committenza Unione dei comuni di Montedoro, essendo Ginosa priva di sistema autonomo di negoziazione telematica.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 3 maggio 2019 Edizione di Taranto pag.20

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