QUALCOSA SI MUOVE IN VIA MATRICE. Affidata la progettazione per la messa in sicurezza.

GINOSA Centro storico, tratto finale di via Matrice.

QUOTIDIANO DI PUGLIA Edizione di Taranto 
17 maggio 2018

di Nicola NATALE

Abbiamo l’incarico per via Matrice. Dalla promessa poi sfumata di coinvolgere l’architetto Pietro Laureano alla individuazione di Geo Tecnologie s.r.l., una società corrente in Bari che opera “da decenni nei settori del consolidamento e della riabilitazione dei centri storici”. 
L’impresa si occuperà al costo di 34.500 euro della redazione della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva degli “ulteriori interventi di messa in sicurezza sul costone di via Matrice”. 
Un affidamento diretto sotto la fatidica soglia dei 40mila euro che evita il ricorso a gara per le competenze professionali. 
Competenze non rientranti “nelle attività progettuali del personale presente all’interno della struttura comunale, considerato il livello di complessità dal punto di vista idraulico e geomorfologico dell’area del crollo” come scrive lo stesso responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’arch. Cosimo Venneri. 
Tutto si è sbloccato l’8 maggio scorso quando l’amministratrice unica della Società di ingegneria Geo Tecnologie, la dott.ssa Alessandra Quaranta, ha risposto positivamente all’invito del Comune formalizzato cinque giorni prima. Il 27 aprile scorso la stessa società aveva fatto pervenire al Comune di Ginosa una sua presentazione accompagnata da un breve curriculum. 
Si scioglie quindi un primo dei tantissimi ed intricati nodi legati al recupero della via principale di accesso alle due Gravine di Ginosa, quella di Casale e quella di Rivolta. 
Naturalmente si è in ritardo rispetto sia alla data del crollo, 21 gennaio 2014, sia rispetto alla concessione di 1,1 milioni di euro stanziati a giugno del 2014 con un’ordinanza del presidente del Consiglio Renzi, la n°173/2014. 
Nel frattempo la dotazione iniziale è scesa a 760mila euro come attesta anche il piano degli interventi messo a punto dal commissario delegato, il dirigente della protezione civile della Regione Puglia, l’ing. Lucia di Lauro. 
Questo perché come si ricorderà altro appalto era stato affidato alla Giampetruzzi s.r.l. per la rimozione delle macerie e dei materiali lapidei crollati. 
Il progetto dovrebbe essere pronto nella sua fase spendibile ed ammissibile a gara al massimo entro 4 mesi dalla sottoscrizione del disciplinare d’incarico. 
Se tutto avviene speditamente il progetto degli “ulteriori interventi messa in sicurezza sul costone di via Matrice” potrebbe quindi essere pronto ad ottobre 2018 o anche prima. 
Dopo ci sarà la fase di affidamento dell’esecuzione progettuale, difficile da quantificare nella sua durata perché potenzialmente non indenne da ricorsi giudiziari o varianti ed aggiunte al progetto stesso che il Comune ritenga necessario richiedere. 
Insomma la strada per il pieno recupero funzionale di via Matrice è lunga tanto da far apparire veramente prematuro “Il Parco delle eccellenze artigiane di Puglia” prefigurato dal progetto di ricerca del Politecnico di Bari e commissionato dal Comune di Ginosa nel settembre del 2014. 
Intanto un turismo sommesso e discreto si affaccia ai bordi della Gravine di Ginosa mentre rimane in secondo piano il problema del rientro dei cittadini colpiti da ordinanze di sgombero nell’intera zona rossa, non solo in via Matrice.
QUOTIDIANO DI PUGLIA Edizione di Taranto 17 maggio 2018

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