GINOSA & MARINA RELOADED.

GINOSA vista dal belvedere sulla circonvallazione nord.
(photo courtesy of Vincenzo D'Angelo)

di Nicola NATALE

Si intravede un inizio di programmazione nelle attività dell’amministrazione ginosina. 
Capitoli a lungo lasciati insoluti - anche durante i primi due anni di insediamento della giunta 5 stelle - sono ora affrontati, perlomeno sotto il profilo della progettazione. 
Tra i macro-esempi di cui si è già scritto l’affidamento della progettazione per la messa in sicurezza di via Matrice all’impresa Geo Tecnologie di Bari.

GINOSA Al centro il solco della gravina di Casale che funge da letto al torrente Lognone Tondo.
Sulla sinistra il costone che regge via Matrice.
Un primo passo per quella che si può definire l’emergenza numero uno per ridare speranza agli investimenti turistici e riconnettere la città moderna con il centro antico.
Oltre a rimettere nel pieno possesso delle loro proprietà i 18 cittadini inizialmente sgomberati e i 64 proprietari di immobili, sempreché si circoscriva o annulli del tutto la zona rossa di interdizione assoluta.  
Nel frattempo il Comune di Ginosa ha stanziato altri 7.988 euro per pagare gli affitti di 10 nuclei familiari nel periodo da marzo a maggio 2018. 
Ma le gravine di Ginosa sono ampie, lunghe e costituite da un intreccio molto forte tra attività umane ed emergenze paesaggistiche. 
In questo quadro si inscrive la scelta di candidare un progetto di “riqualificazione dell’area del sistema delle gravine del territorio ginosino” nell’ambito degli avvisi pubblici per la costituzione di una “rete ecologica regionale”. 
Il progetto è stato affidato all’ing. Giuseppe Fanelli, quale rappresentante legale della Mas srl con uno stanziamento di 8.940 euro. La somma servirà non solo per la redazione del progetto ma anche nel supporto alla presentazione della candidatura sull’apposita piattaforma regionale. 
GINOSA Via Alfieri, il parco e l'anfiteatro irrisolto.
Non meno importante è la determina n°662 che assegna ad un pool di ingegneri (Stefano Dal Sasso, Umberto Gallo, Palmarita Oliva) la redazione del progetto di fattibilità tecnica economica per la riqualificazione dell’area di Parco Alfieri. 
Un’area che avrebbe dovuto divenire Parco già dalla fine degli anni ’80 ed invece sempre al centro di tentativi di trasformarla in area edificabile.
GINOSA - L'amministrazione comunale monocolore 5 stelle in carica dal 23 giugno 2016.
Lo scopo dell’amministrazione Parisi è candidare il progetto all’avviso pubblico regionale per la realizzazione di infrastrutture verdi per un finanziamento massimo concedibile di 1,3 milioni di euro, impegnando in questo caso 8.470 euro di fondi comunali.
MARINA DI GINOSA Torre Mattoni e la rientranza marina lasciata aperta dall'alluvione del 1 marzo 2011.
Non viene dimenticata Marina di Ginosa, strategica quanto e forse più della Gravina, per consolidare il turismo.
Tutto questo in mancanza di alcuna ipotesi di sviluppo industriale, a parte l’iniziativa di recupero e selezione di plastiche da differenziata subentrata all’impianto tessile Miroglio. 
Con la determina n°525 l’amministrazione assegna a due tecnici locali, l’arch. Ivan Risimini e la dott. forestale Wanda Galante la redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica per la “riqualificazione del paesaggio costiero di Marina di Ginosa”. 
Come è noto la cittadina rivierasca, meta di turismo fin dagli anni ’60 e alla sua 19esima bandiera blu, è priva di un lungomare apprezzabile e funzionale, anche per la presenza di aree, militari e non, che dividono in più parti il fronte-mare. 
Su un progetto riuscito e condiviso si giocano le possibilità di ulteriore rilancio turistico, assieme agli sforzi degli imprenditori del settore.
Anche qui l’amministrazione Parisi ha scelto di candidare il progetto ai fondi europei per la valorizzazione e la fruizione del paesaggio naturale, in questo caso la bella ed ampia spiaggia marinese. 
I tecnici per un importo di 7.417 euro dovranno immaginare un progetto fattibile dal punto di vista tecnico ed economico per la rinaturalizzazione delle aree degradate, la rimozione di detrattori di qualità paesaggistica e la “connessione ecologica costa-entroterra”. 
Un progetto a cui si associa anche l’intervento urgente nel Parco Comunale. 
La presenza di pini d’Aleppo fortemente inclinati e radici affioranti ha spinto ad affidare un ulteriore incarico alla dott. forestale Wanda Galante per la sistemazione del parco e di altre aree a potenziale rischio. 
Il tutto facendo riferimento alla “sottomisura 8.5 per gli investimenti tesi ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”. 
Come si vede dunque una ricostruzione e manutenzione straordinaria dell’intero territorio ginosino in cui il Comune ha la sola forza di individuare e retribuire le professionalità esterne per concorrere a progetti europei. 
Senza avere la possibilità né di progettare con professionalità interne, né di finanziare autonomamente opere decisive per il futuro della comunità.
Tutto insomma affidato al meccanismo europeo e regionale di selezione, spesso con fondi insufficienti a finanziare tutti i progetti concorrenti ritenuti idonei.

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