ACCOGLIENZA TURISTICA, UN LAVORO DA 187 EURO AL MESE È UN LAVORO?


GINOSA L'attuale sede dell'Ufficio di Informazione d Accoglienza Turistica (I.A.T.) 
in corso Vittorio Emanuele 105.
di Nicola NATALE

4.500 euro iva inclusa per un anno di lavoro. 
Da dividersi tra almeno due persone, una delle due peraltro dovrà essere laureata e con esperienza pluriennale nel settore turistico-culturale. 
Questa è la cifra esatta che il Comune di Ginosa ha messo a bando per il servizio di gestione dell’Ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica. 
Un impegno che durerà almeno due anni, con facoltà da parte dell’amministrazione di rinnovare l’affidamento per altri due anni. Ed è tutto fuorché un impegno parziale del proprio tempo, come sa benissimo chiunque lavori a livello professionale nel campo turistico. 
Il desk interno dell'ufficio Iat di Ginosa.
L’ufficio, attualmente sito nella piccola, inadeguata sede al pian terreno del Palazzo della Cultura di Corso Vittorio Emanuele, dovrà essere aperto tutti i giorni, con orari di apertura che variano dalle 4 alle 6 ore e con possibilità di rimodulazione a seconda del flussi turistici. L’orario di sei ore (tre al mattino e tre alla sera) è stato fissato nei mesi che vanno da ottobre a marzo, quello più corto nei mesi estivi, evitando la mattina quando di solito i turisti vanno al mare. 
Ma esattamente cosa dovrebbero fare per 187 euro al mese i due operatori, posto che non siano di più come il bando consente? 
La convenzione prevede che facciano attività di front desk fornendo agli utenti tutte le informazioni in maniera cortese e disponibile, evadano la corrispondenza, registrino il numero dei visitatori giornalieri e la loro provenienza, realizzino la promozione turistica nonché collaborino con gli uffici comunali nell’organizzazione e comunicazione degli eventi culturali. 
Senza dimenticare naturalmente la vendita di libri e prodotti promozionali, non importa se realizzati dal gestore o altri soggetti per “svolgere servizi funzionali alla fruizione turistica del territorio”. 
La delusione è palpabile negli ambienti che a livello professionale si occupano di turismo, ma anche tra i cittadini che avevano creduto ad un serio rilancio di Ginosa in chiave turistica. 
L’ufficio infatti, al di là dell’ottima promozione svolta da imprese locali a proprio beneficio, è il garante dell’imparzialità, della chiarezza e comprensibilità del linguaggio e dell’accessibilità. 
E soprattutto di una presentazione professionale dei beni storici, artistici e culturali che non mancano nemmeno nel più piccolo borgo di Puglia e di certo non a Ginosa. 
Panoramica del centro antico di Ginosa.
(photo courtesy of Leonardo Giancipoli)
Al di là dell’ottima iniziativa di avviare quanto in molti altri Comuni pugliesi funziona già da tempo, si segnala anche in questo caso l’adozione di un contributo di gestione che svilisce la stessa figura del responsabile tecnico laureato e degli altri addetti.
Come è possibile destinare così poche risorse pubbliche all’attività che a parole viene definita centrale per il rilancio non solo del Sud? 
Come è possibile richiedere competenze e professionalità adeguate in vista di un compenso così basso, dal quale si dovrà scalare anche il costo di una polizza per danni a terzi di 200mila euro?

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