TAMBURRANO: "EX STATALE 580? LIMITE NECESSARIO MA RICHIEDEREMO I FONDI".


GINOSA Uno dei due autovelox sulla ex statale 580.

QUOTIDIANO DI PUGLIA 25 NOVEMBRE 2016


A 50 chilometri orari su una strada ammodernata nel 2001.
E’ questa la massima velocità possibile sulla ex strada statale 580, arteria fondamentale per tutto il versante ovest della provincia di Taranto. 
Uno snodo essenziale per la Statale 106 Taranto-Reggio, per il capoluogo jonico, per le località balneari di Marina di Ginosa e di Castellaneta Marina, divenuta nel tempo teatro di numerose tragedie stradali. 
Se si fosse eretta una croce per ogni vittima, il nome dell'arteria sarebbe sicuramente cambiato.
CORRIERE DEL GIORNO Un articolo del 2001 sulla Statale 580.
I primi a lamentarsene sono stati i ginosini che tra il 1980 e il 2000 hanno protestato in tutti i modi per ottenerne l’allargamento e la messa a norma. 
Già ad allargamento avvenuto emersero limiti di velocità inferiori ai 90 chilometri orari in alcuni tratti. 
Erano la conseguenza diretta della mancata risoluzione dei principali punti critici di quella strada, alcuni dei quali rimasti anche dopo i lavori del 2001. 
GINOSA EX STATALE 580
L'acqua non defluisce in caso di pioggia.
Quei limiti esprimevano però il timore che nei rettilinei le velocità raggiungessero, come in effetti avviene, punte proibitive assolutamente pericolose. 
A quindici anni dai lavori ora si ritorna indietro al tempo della stretta e pericolosissima strada che collegava Ginosa con la sua Marina e con Taranto? 
Tuttora quando piove la 580 si allaga poiché i deflussi delle acque sono ostruiti e le cunette non sono manutenute. 
L'ente provinciale ha impiantato anche due autovelox permanenti per il controllo della velocità su quella strada.
I dispositivi, a quanto sembra, sono funzionanti e sarebbero stati re-impostati a 50 km orari.
Queste le valutazioni espresse dal presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano.
Martino Tamburrano
Presidente della Provincia di Taranto
Allora Presidente era un atto assolutamente necessario?
Non nascondo le difficoltà a manutenere l’ex statale 580 come tutte le altre strade, ma non voglio buttarla in politichese. 
Quest’anno il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato a tutte le Province una mancia per le manutenzioni stradali: 300 milioni di euro in tutta Italia.
Non avete un capitolo autonomo al quale attingere?
Assolutamente no, il nostro bilancio è annuale e non ha estensioni triennali, per cui viviamo alla giornata, non possiamo nemmeno programmare. 
Non sappiamo come saranno suddivisi i 300 milioni, ma avendo un bilancio ancora in pareggio come Provincia di Taranto i criteri di assegnazione ci promuovono.
Speriamo di poter dare l’anno prossimo un impulso diverso alle progettualità già definite sulle nostre strade, tra le quali la ex statale 580.
Ginosa
Un incidente
sulla ex statale 580
Ma perché quel limite così basso?
Siamo corsi ai ripari con la 580 perché molti facevano causa alla Provincia per le buche o per altro, anche se non siamo ancora soccombenti. 
Mettendo il limite noi mettiamo in sicurezza anche le persone, a 50 all’ora non succede nulla nemmeno alla macchina. 
Se la strada non è sicura perché correre? L’insicurezza non deriva da responsabilità politiche di chi regge le Province, si tratta di recuperare il senso civico quando si è alla guida.
Cosa possiamo aspettarci allora per le strade provinciali?
Nonostante tante difficoltà siamo riusciti a recuperare il finanziamento della Statale dei Trulli Martina Alberobello e ai primi di gennaio aggiudichiamo la gara.
Potremo avviare le fasi contrattuali e i lavori, entro due anni avremo una delle arterie turistiche più importanti della Regione nel collegamento tra Bari e Taranto. 
E’ una cosa che si attendeva da oltre trent’anni, stavolta non solo non abbiamo perso il finanziamento ma potremo con questo ottenere una bella opera pubblica. 
Altro risultato ottenuto con una conferenza di servizi in Regione è la Grottaglie-Aeroporto attraverso Monteiasi, 12 milioni di euro che saranno messi a bando nei primi di gennaio.
Questi finanziamenti attingono a fonti diverse rispetto alle manutenzioni dell’esistente?
Sono fondi riesumati, residui che il CIPE ci ha riassegnato, ma non attengono ai fondi per la manutenzione che costituiscono l’ordinarietà, questa è programmazione progettuale.
Quindi le difficoltà per la manutenzione ordinaria permangono?
Sono fondi discrezionali che non abbiamo. 
Il paradosso è che stiamo intercettando tanti finanziamenti su progettualità importanti come la Francavilla-Manduria, sono tante le strade che ammoderneremo.
Non c’è speranza allora vista la trasformazione delle Province in ente di secondo livello?
Per noi il referendum del 4 è uno snodo cruciale. Se vince il sì le Province saranno abolite, se vince il no saranno ristrutturate.
Avete una strategia in ogni caso per la manutenzione ordinaria e straordinaria?
Il Governo deve ri-stanziare i soldi tolti alle Province per il 2017 nel caso di vittoria del no. 
Il paradosso è che ci danno le deleghe ma ci tolgono i soldi. 
In questi giorni investirò per la progettualità ulteriore di quella strada il nostro ufficio tecnico perché possa programmare altre richieste di finanziamento.  
Tutto sulla base di un report che richiederò sulle condizioni di quella e di altre strade. 
Non so però quello che potremo ricevere.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 25 NOVEMBRE 2016

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