LIQUIDATI 30MILA EURO DOPO 11 ANNI, SENZA SAPERE ESATTAMENTE PERCHÈ.
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A sx la Corte di Cassazione a Roma. A dx il Comune di Ginosa (Taranto). |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 8 AGOSTO 2016
di Nicola NATALE
Continua la
scarsa trasparenza di alcuni atti amministrativi.
Se da un lato l’albo pretorio
telematico consente di informarsi con estrema facilità ed economicità degli
atti assunti dall’amministrazione comunale, dall’altro persiste la tendenza a
non pubblicare elementi decisivi del carteggio per la piena comprensione
dell’atto.
E’ il caso della delibera di giunta n°14 del Comune di Ginosa che liquida
30mila euro alla Perretti Petroli S.p.a. senza specificare come si è arrivati
alla sentenza di condanna dell’ente ed alla successiva transazione.
L’accordo con la Perretti subentrata a Cavecon Cave e
Conglomerati srl è relativo ad un atto di citazione del Comune arrivato fino in
Cassazione con condanna dell’ente ad una somma di 43mila euro tra sorte
capitale ed interessi.
Nella delibera di giunta si fa cenno solo alla sentenza
senza allegarla telematicamente all’atto e senza far capire a che titolo erano
dovute quelle somme.
Sia chiaro, il credito esiste, è stato certificato persino
dalla Corte di Cassazione e quantificato dalla corte di Appello di Lecce, ma
non si capisce a cosa sia dovuto.
La prima sentenza di condanna risale a 11 anni fa e fu
emanata dal Tribunale di Taranto.
Va detto che la società in questione ha accettato un importo
considerevolmente minore pur di chiudere la faccenda, ma una reale trasparenza
avrebbe imposto una migliore informazione dei cittadini.
Soprattutto perché nell’ultimo consiglio comunale del 29
luglio scorso i debiti fuori bilancio approvati sono stati ben 17.
Tutto a fronte di sentenze del Tribunale di Taranto o del
Giudice di Pace, segno di un’estrema riluttanza (in alcuni casi) a pagare con
puntualità forniture e prestazioni professionali.
Va evidenziato che, pur a fronte dei debiti riconosciuti, il
comune di Ginosa è stato in grado di approvare l’assestamento generale e la
salvaguardia degli equilibri di bilancio per il 2016-2018.
Intanto una domanda circola insistente su chi siano gli ex
amministratori comunali accusati dalla magistratura tarantina di aver agito in
concorso formale ad una truffa, probabilmente nei confronti dell’Ente.
Anche nella delibera di giunta n°10 del 22 luglio scorso non si allega
la richiesta di rinvio a giudizio, privata naturalmente dei dati personali.
La doverosa protezione della reputazione dei due
interessati, innocenti fino a prova contraria e all’esaurimento dei tre gradi
di giudizio, non esime dall’informazione alla cittadinanza circa fatti così
gravi. Dello stesso avviso
la minoranza consiliare della lista Inglese che ha rivolto formale
interrogazione alla maggioranza del Movimento 5 Stelle. Il Comune di Ginosa nel
frattempo si è costituito parte civile contro i due ex amministratori.
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I consiglieri comunali d'opposizione Cristiano Inglese e Rosaria Leserri (Lista Inglese) |
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