VITO PARISI: "AVETE VINTO VOI, NON IO".


Di spalle Vito Parisi, neo sindaco di Ginosa (Movimento 5 stelle).
Di fronte le persone in Piazza Marconi e Piazza IV novembre per il comizio di Alessandro Di Battista

QUOTIDIANO DI PUGLIA 21 GIUGNO 2016

di Nicola NATALE

Il giorno dopo si è ancora tramortiti per lo tsunami a 5 stelle. Una sberla sonora che fissa così il risultato del ballottaggio: 9.003 voti a favore di Vito Parisi contro i 3.878 voti del sindaco uscente Vito De Palma
Ginosa, sempre uguale a sé stessa, si sveglia bella e semivuota al mattino, con la maggior parte già al lavoro e i rifiuti indifferenziati da raccogliere sebbene siano già passate le 9. La notte dello scrutinio, festa fino ad oltre le due nella sede del meet-up ginosino affacciata su piazza IV novembre e in piazza Marconi.
GINOSA L'entrata in Municipio a vittoria certa.
20 giugno 2016
Poi, per le vie della città, i 5 Stelle non tralasciano i clacson e segue un comizio di ringraziamento improvvisato in piazza Marconi.
Rimane su tutte un’immagine, quella di una folla festante con in testa Vito Parisi che sale per le scale del Municipio, quasi a riprenderselo dopo 14 anni di egemonia assoluta del centrodestra. 
Con una caratterizzazione che fin dall’inizio ha voluto essere oltre la destra e sinistra. 
Al mattino dopo Vito Parisi entra nel solito centralissimo bar in jeans e maglietta bianca, con i suoi 29 anni portati con disinvoltura ed un carico enorme di aspettative di “onestà” e “trasparenza”. Ma se lo aspettava? Nemmeno i migliori sondaggisti avrebbero potuto dirlo, né al primo né al secondo turno tranne la consapevolezza di avere una grossa fetta dell’elettorato con noi”. 
Il mantra è sempre quello del metodo usato: “una sola lista, con l’obiettivo di far scegliere il progetto politico non le persone”. 
Poi “una campagna emotiva, con l’entusiasmo della gente che non poteva essere nascosto, ma sapendo che dall’altra parte c’erano mostri della politica, una macchina elettorale perfetta dopo 14 anni”.
VITO PARISI,
Sindaco di Ginosa dal 20 giugno 2016
Che pure è caduta, forse per naturale senso dell’avvicendamento alle leve comunali o c’è dell’altro?
Per il neo sindaco di Ginosa, città di 23mila abitanti divisi tra pianoro e mare “il loro progetto non funzionava più e non rispondeva più alle richieste della gente, era basato sul personalismo”.
Per Vito Parisi la campagna elettorale del centrodestra non ha funzionato perché “hanno cercato di mettere in discussione la mia attendibilità, non un giudizio ma un pregiudizio perché non ho mai amministrato”.
Allora è vero, come asserisce il centrodestra, che il Movimento dovrà fare un lungo tirocinio prima di riuscire a sbloccare una città che ha passato momenti difficilissimi, alcuni tragici con le alluvioni? 
Ricordo che sono stati loro, con Montanaro a pagare un city manager che prendeva 7mila euro al mese e dopo essere andato via da Ginosa è stato subito arrestato”.
Insomma poco più che una boutade elettorale “per impaurire le persone, in realtà la macchina comunale andava a rilento da anni, con troppi servizi, con la questione del piano regolatore, del crollo di via Matrice”. 
Le sorprese positive sono venute dalle periferie (per quanto piccole) “con la gente che non chiedeva un posto di lavoro o di essere aiutata, ma domandava trasparenza e di essere ascoltata”. 
L’amaro, se amaro ci può essere in una campagna elettorale che li ha premiati con 9.003 voti contro i 3.878 di De Palma, “sono stati gli attacchi personali, non per me ma per la mia famiglia, con mia mamma, mia sorella, mio fratello, mio padre abbattuti quando veniva sbandierato il mio nome, come anche per l’incarico da 3mila euro del 2011, per cui avevo i requisiti”. 
Era una semplice prestazione da libero professionista, una prestazione per l’accatastamento, che non giustificava le accuse di essere uguale agli altri, solo perché avevo accettato quel lavoro da coloro che poi ho sconfitto”. 
Il tempo sfugge e ci sono milioni di cose da fare, prima tra tutte andare in Prefettura a Taranto, dove è già in corso la riunione dei sindaci eletti. 
Poi gli resta, immenso, il lavoro da fare a Ginosa, ansiosa di un riscatto che deve partire dai giovani più che dagli esperti di sempre. 
Tutto nuovo? Si vedrà, per ora si va “a riveder le stelle”.


QUOTIDIANO DI PUGLIA 21 GIUGNO 2016

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