DE PALMA VS PARISI, SFIDA ALL'ULTIMO VOTO.

GINOSA E MARINA DI GINOSA - 5 APRILE 2016
QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 GIUGNO 2016  

di Nicola NATALE


Si va al voto, a decidere chi tra Vito De Palma e Vito Parisi sarà il Sindaco di Ginosa. 
Il voto del 5 giugno ha evidenziato che l’elettorato ginosino (19.642 elettori) si è diviso in tre tronconi. 
E se una parte ha scelto con convinzione la figura del sindaco uscente Vito De Palma, funzionario dell’Agenzie delle entrate (3.898 voti) l’altra ha optato convintamente per Vito Parisi, ingegnere e collaboratore esterno del gruppo regionale 5 stelle. 
I 3.497 voti raccolti dal Movimento 5 Stelle con un'unica lista alla sua prima esperienza alle comunali ginosine, hanno scalzato le 4 liste dell’avv. Cristiano Inglese per soli 81 voti in più. 
Una forza extraconsiliare vistosa e presente con i gazebo e sul web il Movimento, un’opposizione consiliare dura e precisa in Consiglio Comunale la lista Inglese, che forse non ha comunicato al meglio l’ingrato compito dell’opposizione. 
In mezzo il Pd spaccatosi in due, con il circolo ginosino ad inventarsi a 45 giorni dalle elezioni la candidatura del dr. Francesco Pizzulli e con quello marinese di Margherita Zanelli ed Enzo Giannico a costruire pazientemente l’alleanza con l’avv. Inglese.
Poi una campagna elettorale, virulenta come al solito, che non ha regalato grosse novità agli elettori, polarizzando le discussioni sulla figura e lo spessore dei candidati sindaci e dei loro sostenitori.
Da ultimo la faccenda del certificato dei carichi pendenti richiesto dai 5 stelle al sindaco uscente Vito De Palma di Forza Italia per dimostrare di non avere procedimenti in corso. Cosa grave per un candidato alla massima carica, ma anche abbastanza comune nella geografia giudiziaria italiana. Con la possibilità che le inchieste si chiudano con un nulla di fatto, sancendo la completa estraneità degli indagati e quindi il turbamento degli equilibri politici.
A maggior ragione a Ginosa dove è incerto l’esito delle due inchieste che hanno scosso dalle fondamenta un certo modo di muoversi dell’amministrazione comunale nel suo complesso. 
Il riferimento è alla vicenda scaturita dal Centro diurno marinese (maggio 2013) e a quella che vede coinvolti ex affidatari dello stabilimento già Filatura e Tessitura di Puglia, sia pure per altre vicende non collegate (maggio 2016). 
Sono elementi importanti, ma non decisivi ai fini del voto di oggi, che si caratterizza più per lo scenario generale. 
Vale a dire di conferma del gruppo granitico di centrodestra con il ruolo egemone di Forza Italia o di completo cambiamento del quadro politico, con l’imporsi del Movimento 5 Stelle che dichiara di essere estraneo al sistema dei partiti. 
DA SX VITO DE PALMA (FORZA ITALIA) E VITO PARISI (MOVIMENTO 5 STELLE)
Le prove generali di un cambiamento che da molti viene giudicato come irreversibile, testimoniato anche dal successo del comizio con Alessandro Di Battista l’11 giugno scorso. 
E’ stata anche la prima campagna elettorale combattuta sui social come ha evidenziato lo stesso Vito De Palma, campo in cui i 5 stelle vantano finora un’indiscussa dimestichezza. 
Da sottolineare lo storico successo della pagina web satirica “……ti vogliamo bene lo stesso” minacciata di denunce. 
Ma poi, sul campo prettamente amministrativo? 
E’ qui che il sindaco uscente sferra il suo attacco “con me si ripartirebbe il 20 giugno, con il M5Stelle si ricorrerebbe a consulenti forestieri, con un periodo di tirocinio di almeno tre anni”.
Motivo principe per non turbare una cittadina desiderosa di un clima nuovo, di opere pubbliche belle e di qualità, di una sana gestione del territorio ma anche attenta a non turbare più di tanto lo status quo.
Due i leit motiv fondamentali: l’esperienza da una parte, il cambiamento dall’altra.
Ma è lecito chiedere un miglioramento, quale che sia il sindaco vincente?
QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 GIUGNO 2016

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