GINOSA, LATERZA E CASTELLANETA: VINCONO ASTENSIONISMO E MOVIMENTO 5 STELLE.


GINOSA nord con il ponte di San Leonardo al centro della foto.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 2 GIUGNO 2015
di Nicola NATALE
Potrebbe cambiare tutto, oppure no, almeno nell’eterna terra del Gattopardo.
La notizia più clamorosa che esce dalle urne è la mancata ri-elezione di Pietro Lospinuso, consigliere regionale in corsa per la sua quinta riconferma.
Solo nella sua Ginosa riesce a conservare il suo bacino storico raggranellando 2.171 preferenze sulla new entry Franzoso, che invece gliene porta via 193.
Marco Galante,
neo consigliere regionale (M5S)
Ma lo supera nella stessa Ginosa anche Marco Galante del movimento 5 stelle con 2.563 voti, a conferma del disagio dell’elettorato che non riesce più a riconoscersi nella retorica dei due grandi contenitori (pd e forza italia). 
Viene dal mondo della sanità accreditata Marco Galante, è infermiere professionista ed ha condotto una campagna pacata, che scippa a Forza Italia il ruolo di primo partito ginosino.
Dall’altra parte, nel centrosinistra ginosino, Vita Surico nella lista Emiliano sindaco di Puglia, è la sola a raccogliere 499 consensi, seguita da Donato Pentassuglia con 437, un dato che fa a stento superare il migliaio di consensi al bacino classico del Pd. 
Il commissariamento della sezione c’è e si vede, ad un anno dalle comunali non c’è accenno di una profonda ristrutturazione.
C’è posto nell’estremo versante occidentale ginosino anche per un pensierino a Lemma (75 voti) e a Michele Mazzarano (110).
Poca roba per cercare di farsi ricordare dopo da viale Capruzzi. 
In una sostanziale indifferenza (ricambiata) con quanto accade nella politica regionale. 
Ed infatti Ginosa si allinea al dato generale e diserta le urne, superando di poco il 51% e buttando letteralmente a mare oltre seimila preferenze. 
Preferenze che, se concentrate, potevano portare ad un candidato di bandiera per il versante jonico della Provincia di Taranto.
Purtroppo da tempo molti elettori hanno smesso di cercare l’uomo ed il partito giusto.
Laterza, 
sullo sfondo il ponte di Selva San Vito
Più contenuta l’astensione a Laterza dove sempre Vita Surico, la candidata dirigente scolastica del Flacco di Castellaneta, raggiunge quota 1.535 voti portando il pallottoliere complessivo del centrosinistra laertino a 2.873 voti. 
Sembra sia la prima dei non eletti.
A destra si registrano le performance di Agostino Perrone (1.727 voti) di Francesco Perrone (1237 voti) per il candidato presidente Schittulli.
CASTELLANETA (photo courtesuy fotoperaria.it)
A Castellaneta, (ex?) baricentro politico del versante occidentale si registra sostanzialmente la stessa disaffezione alle urne. 
Va a votare solo il 49,46% e si afferma il movimento 5 stelle che con il suo meet-up è particolarmente attivo, anche nel raccordo con i parlamentari penta stellati. 
Il movimento di Beppe Grillo è il primo partito anche a Castellaneta con 1.775 voti validi seguito a distanza dai 990 voti della lista Emiliano sindaco di Puglia che aveva al suo interno Vita Surico, sostenuta dalla nomenclatura locale pd. Ancora dietro Oltre con Fitto che raggruppa il consenso del centrodestra con 814 voti, voti davvero troppo pochi per essere considerati con interesse da Bari. 
Discreta l’affermazione di Fratelli D’Italia con 538 voti. 
Un quadro politico frastagliato che condanna alla quasi irrilevanza il versante occidentale della provincia jonica.
QUOTIDIANO DI PUGLIA
Articolo dedicato alle elezioni in Provincia che raggruppa Martina Franca, Manduria, Ginosa, Laterza e Castellaneta

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