LE OPPOSIZIONI: "UNA MAGGIORANZA FALLIMENTARE, ORA FINALMENTE LIBERI"
QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 MAGGIO 2015
di Nicola NATALE
Non si è
lasciato nulla al caso a quanto sembra.
La formalizzazione delle dimissioni di
nove consiglieri su sedici del consiglio comunale di Ginosa è passata per lo
studio del notaio Giada Mobilio a Massafra.
L’atto è stato redatto lunedì 11
maggio (numero di repertorio 5502) per dare una base solida all’applicazione
del comma uno dell’art. 141 del testo unico degli enti locali.
Quello che
sancisce lo scioglimento dei consigli comunali quando vi sia “cessazione dalla
carica per dimissioni contestuali della metà più uno dei membri assegnati”.
Senza dubbio il caso di Ginosa.
![]() |
Ginosa vista dall'alto |
Il comune ionico, noto per la sua gravina ed il
suo mare, perde così, a circa un anno dalla scadenza naturale, la sua
maggioranza di centrodestra.
Esultano le minoranze alle quali si erano aggiunti
sui banchi dell’opposizione altri tre consiglieri (Galante, Di Franco, Bradascio)
poi seguiti da un quarto consigliere, Notarangelo. Intorno alle undici, a
dimissioni collettive protocollate, il pd di Marina di Ginosa esponeva due
cartelli.
Il primo con la scritta “liberi, liberi, liberi”, il secondo più ironico: “game over, De Palma
non è più sindaco”. Frasi originate anche dalla lunga supremazia politica del
centrodestra ginosino trasformatasi in 14 anni di amministrazione ininterrotta.
E’ opportuno dire che il dr. Vito De Palma, eletto con 8.013 voti nel 2011, è
stato il primo sindaco di Ginosa residente nella Marina, a 21 chilometri dal
comune madre.
I marinesi avevano intravisto finalmente la possibilità di
un’amministrazione che mettesse al centro lo sviluppo di Marina di Ginosa.
La
stessa promessa del porticciolo con annesso villaggio vacanze e albergo con
formula “residence” aveva fatto balenare la possibilità di più lavoro, sia pure
episodico e stagionale.
Ma la sua amministrazione è stata giudicata
fallimentare dai consiglieri dimissionari: “oltre alle varie negatività non è
riuscita a deliberare entro il 30 aprile l’approvazione del rendiconto 2014”. Il
tutto perché sempre secondo le opposizioni “la maggioranza era solo numerica e
non politica”.
Secondo i 9 consiglieri con lo scioglimento del consiglio
comunale “Ginosa e Marina di Ginosa riacquistano la libertà delle idee e dei
programmi per il futuro”.
![]() |
Stefano Notarangelo, ex capogruppo pdl poi passato alla formazione Oltre con Fitto. |
Anche il consigliere Stefano Notarangelo, ex
capogruppo pdl, rigetta al
mittente le accuse di ricatti a cui avrebbe sottoposto la maggioranza ed in
particolare il sindaco.
“Il mio atto è il frutto di una riflessione durata
quattro anni, originata solo da un modo diverso di considerare la gestione
della cosa pubblica”.
“Sono pronto a reagire legalmente contro chi avanza
simili accuse, certo che sono un fittiano, lo sono da tempo poiché conoscevo
anche il padre ma non mi è stato promesso nulla e non ho chiesto nulla”.
Molto
più formali invece le considerazioni del pd di Ginosa, il cui comitato
elettorale aggiungeva ieri a caldo “no, non c’è proprio nulla da gioire”.
Considerazioni ecumeniche riportate alla realtà del gioco politico consumatosi
a Ginosa. Un gioco che non avrebbe escluso chiamate ai consiglieri transfughi per
il ritorno in maggioranza.
Commenti
Posta un commento