IN FRANTUMI LA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA, VERSO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO.

Da sx Vincenzo Russo, presidente del consiglio comunale, l'ex sindaco Vito De Palma, l'assessore all'ambiente, verde pubblico e arredo urbano Leonardo Galante ed il consigliere Giovanni Perniola con deleghe alla viabilità, parcheggi e polizia municipale.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 MAGGIO 2015
di Nicola NATALE

Un fulmine a ciel sereno, ma che la minoranza aspettava da tempo. 
Le dimissioni del consigliere Stefano Notarangelo, capogruppo del Popolo della Libertà assieme a quelle di altri 8 consiglieri hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale di Ginosa. 
Il sindaco Vito De Palma (forza Italia) ha appreso la notizia mentre era a Roma per la consegna della diciassettesima bandiera blu. 
Già dalla mattinata c’era fermento in piazza Marconi, sede del municipio,  poiché quattro consiglieri di minoranza (Felice Bitetti, Vitantonio Bradascio, Massimo Castria, Vincenzo Giannico) Cristiano Inglese) hanno depositato all’ufficio protocollo un atto notarile che ufficializzava le dimissioni di nove consiglieri su sedici. Con ciò determinando di fatto lo scioglimento dell’assise consiliare per manifesta mancanza della maggioranza. 
Stefano Notarangelo,
già capogruppo del popolo della libertà
nell'amministrazione De Palma
Fatto che aveva avuto già un accenno con la parità determinatasi nell’ultimo consiglio comunale del 30 aprile scorso. C’era da approvare il rendiconto di gestione del 2014 ma il consigliere comunale (peraltro capogruppo del popolo della Libertà) Stefano Notarangelo era assente. 
Pochi pensavano fosse un pre-avvertimento pesante, ignari nel frattempo delle pressioni che da più parti venivano esercitate sul consigliere marinese. 
Una foto di qualche tempo fa. Al tempo del Pdl unito.
Da sx Pietro Lospinuso, Raffaele Fitto, Vitantonio Bradascio.
Tra le quali non si può forse escludere nemmeno quelle di Raffaele Fitto, alla cui formazione politica Notarangelo aveva nel frattempo esplicitamente aderito. Cosa ci sia alla base della sua decisione al momento non è chiaro, ma del resto nel frattempo la maggioranza aveva perso già altri tre consiglieri. 
Il dr. Giulio Galante,
consigliere comunale prima per Lista Montanaro,
poi per Liberi ed Indipendenti.
Il primo a sfilarsi fu il consigliere dr. Giulio Galante che contestò apertamente l’illegalità dei bilanci, cosa che lo portò nel tempo da posizione critiche all’interno della maggioranza all’opposizione con la sigla “liberi ed indipendenti”. 
Poi fu la volta dei consiglieri Francesco Di Franco (lista de palma) e Vitantonio Bradascio (pdl), il primo con delega al bilancio, l’altro con un passato da assessore alla cultura e all’associazionismo nella giunta Montanaro, delega assessorile poi riassegnata a  Mario Toma. 
Ma ancor prima, e abbastanza repentinamente, il consigliere Antonio Donno era passato dalla minoranza di “Rilancia Ginosa” che sosteneva il candidato sindaco Felice Bitetti alla maggioranza consiliare di centrodestra, riaffermatasi quest’ultima con Vito De Palma. 
Tre a uno nel pallottoliere degli acquisti e delle perdite consiliari fino alla “decisione maturata in quattro anni” di Stefano Notarangelo. 
L’amministrazione De Palma succedeva nel vicino maggio del 2011 ad un decennio di altra amministrazione di centrodestra guidata dall’avv. Luigi Montanaro. Ora invece non si può aspettare che la nomina di un commissario prefettizio.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 MAGGIO 2015

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