I CONSIGLIERI DIMISSIONARI: “SINDACO ACCENTRATORE, DI QUI IL SUO FALLIMENTO”.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 MAGGIO 2015
di Nicola NATALE
“Non è stato
semplice arrivare fin qui”.
Le prime parole della conferenza stampa dei
consiglieri dimissionari spettano a Enzo Giannico (pd): “è dovuto andare via il
capogruppo del pdl per impedire a De Palma di continuare a galleggiare o compiere
gesti che avrebbero compromesso situazioni già precarie”.
“Ora l’ex maggioranza
di centrodestra introduce l’elemento della paura, ma se il bilancio è sano,
come hanno sempre detto, non ci sarà ragione per il commissario di aumentare le
tasse”.
“Bisogna piuttosto chiedersi perché la maggioranza si è ridotta così” conclude
Giannico dando la volata agli interventi dei sette consiglieri presenti.
Interventi tutti tesi a rintuzzare le accuse del centrodestra e a motivare
l’opportunità del commissariamento.
Interviene, non a caso, il cons. Stefano
Notarangelo (pdl) colui che materialmente ha staccato la spina all’amministrazione
ginosina a 20 giorni dalle regionali: “sono stato l’ultimo, ma le colpe di questo
scioglimento non sono solo mie”.
La sua fuoruscita è stata la conseguenza “di
una battaglia combattuta dall’interno inutilmente per quattro lunghi anni,
lasciando le deleghe, chiedendo un azzeramento della giunta”. Fino al
cambiamento del responsabile del piano di zona da parte dell’ex sindaco senza averlo
nemmeno consultato pur avendo lui la delega: “un modo per dirmi non ho bisogno
di te, puoi andare via”. Insomma Notarangelo non solo non ha accettato “le
varie ambasciate respinte per scongiurare la sua fuoruscita” ma ha anche
avvisato più volte De Palma: “ditemi voi se questo è un tradimento”.
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Francesco Di Franco, ex consigliere delegato al bilancio |
E’ una
lunga teoria di interventi, cui non si sottrae Francesco Di Franco ricordando
il suo atteggiamento responsabile in soccorso della maggioranza nel caso della
transazione Omnia Geo: “150mila euro risparmiate per il comune di Ginosa, nonostante si fosse già
arrivati alla rottura”.
Una rottura dovuta non solo “a deleghe al bilancio che
mi erano state tolte, contrariamente a quanto detto” ma anche a posizioni di
cassa comunale deterioratesi.
GINOSA L'atrio di Palazzo Pupino durante la conferenza stampa |
Senza dimenticare l’offerta (rifiutata)
della poltrona di vicesindaco nell’ottobre del 2014 ma soprattutto “una Ginosa
sporca, insicura, con strade dissestate, condannata ad un lento decadimento con
la sua gestione”.
Ora la musica può cambiare secondo il capogruppo pd Felice
Bitetti perché “i funzionari sono finalmente liberi di fare il loro dovere”. Altrimenti
non si spiegherebbero i ritardi sui lavori alle strade rurali post-alluvione.
“La
verità” conclude “è che l’ex sindaco ha accentrato tutto, il suo fallimento è
stato non aver saputo gestire una maggioranza così forte, almeno risparmieremo
con la loro assenza 230mila euro all’anno, un tesoretto per il commissario
Trematerra”.
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Il consigliere "libero ed indipendente" dr. Giulio Galante |
L’intervento più accorato senza dubbio quello del dr. Giulio
Galante completamente emarginato dalla maggioranza per il solo fatto di aver
costituito il gruppo “Liberi ed Indipendenti” e naturalmente per le sue
competenze in termini di bilanci comunali.
Un ostracismo totale che gli ha rivelato
“la totale mancanza di umanità” da parte di persone con cui aveva condiviso un
lungo percorso.
Spetta poi ai due consiglieri della Lista Inglese tirare le
somme e dare finalmente la parola alle domande dei giornalisti riuniti
nell’androne di Palazzo Pupino (già Tarantini).
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Il progetto del Porticciolo di Marina di Ginosa di cui non si è saputo più nulla durante le tante conferenze stampa convocate. |
Se Massimo Castria* riporta l’attenzione alle promesse mancate
(dal porticciolo al rilancio del parco comunale) fino agli sprechi per la
gestione del Palazzetto dello Sport passando per i contributi alle associazioni,
l’avv. Cristiano Inglese rassicura sugli effetti del commissariamento.
“Si
lancia l’allarme per la raccolta rifiuti durante l'estate, ma allora perché paghiamo un responsabile per
l’esecuzione del contratto, a che servono allora i responsabili di settore”?
E
quanto alle accuse di tradimento?
“I consiglieri della maggioranza hanno solo
esercitato un diritto democratico, previsto dal testo unico, qui non c’è lesa
maestà, soprattutto perché con questo gesto si sono salvaguardate le sorti di
una comunità”.
Lo spettro evocato è stato il dissesto evitato più che il
commissariamento.
E il futuro? Troppo presto per parlarne.
* ci scusiamo con l'interessato per l'erroneo nome "Mimmo" riportato sull'articolo odierno del Quotidiano.
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QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 MAGGIO 2015 |
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