FONDI EUROPEI, L'ESPERTO DEL MONACO: "18 MILIARDI NON SPESI AL SUD".


La conferenza organizzata dal Tavolo Verde a Castellaneta venerdì scorso, 24 ottobre 2014
QUOTIDIANO DI PUGLIA 26 ottobre 2014
di Nicola NATALE
Diciotto miliardi non spesi. 
E’ questo lo sconfortante bilancio dei fondi strutturali europei non spesi al Sud nel periodo 2007-2013. Cifra che sale a 26 miliardi se tarata sull’intero territorio nazionale.
Andrea Del Monaco, esperto di fondi strutturali UE
Lo ha detto Andrea Del Monaco, esperto di fondi strutturali ieri (n.d.r. 24 ottobre) a Castellaneta partecipando ad una conferenza organizzata dal Tavolo Verde, l’associazione che da più anni pone con forza il tema dei diritti degli agricoltori. 
Per invertire la rotta sarebbe necessario imparare a proporre ottimi progetti e rendicontare in maniera rigorosa quanto fatto. C'è ancora tempo fino al 2015, data la proroga di due anni accordata. Ma  invece ci tocca assistere spesso a reati connessi alla gestione dei fondi europei” dice l’esperto già consulente del secondo governo Prodi.* 
Il racconto di Del Monaco infarcito di cifre, slide e grafici tocca tutti i settori dell’economia, persino temi caldi come quello della ricerca e della sicurezza (leggasi decurtazione dei fondi per le forze dell’ordine). 
Citato il caso Rubbia “costretto a fare il suo impianto pilota di solare termodinamico in Spagna ad Almeria” anziché in Italia.
Del Monaco non ha scordato nemmeno lo scippo dei fondi fas (fondi aree sottoutilizzate) utilizzati per finanziare la cassa integrazione in deroga al Nord. 
O le inadempienze degli stessi governi che, non spendendo i fondi loro assegnati, hanno dovuto restituirli al bilancio generale dell’Unione finendo per finanziare i paesi più virtuosi, più che pronti a servirsene. 
A complicare il quadro la disparità di trattamento subita dall’Italia per il suo rapporto deficit/pil e per il suo debito. 
Con la Germania che pur avendolo sforato nel 2003 e con la Francia che pur facendolo ora non sono state sottoposte all’attacco concentrico di cui è invece oggetto da più anni l’Italia. 
Dal 2013 aderendo al fiscal compact l’Italia deve sottostare a vincoli rafforzati che impongono di reperire risorse maggiori. 
Graziano Del Rio,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri
La proposta del Governo tramite il sottosegretario Del Rio è di ridurre il cofinanziamento italiano nelle regioni del Sud per i prossimi fondi strutturali, risparmiando risorse notevoli. 
La Puglia perderebbe nei prossimi 7 anni 2,5 miliardi e la Basilicata circa 400 milioni se passasse questa impostazione legata alla presunta lentezza e alla mancata efficienza della spesa legate ai fondi comunitari. 
Quotidiano di Puglia 24 ottobre 2014
- Fondi europei.**
La proposta secondo l’esperto è che “lo Stato si sostituisca alle Regioni inadempienti evitando di togliergli le risorse che gli spettano”. Ed impedendo che “crediti di imposta automatici prosciughino le risorse senza raggiungere nessun obiettivo per il Paese che continua a non avere una politica industriale e di protezione delle proprie eccellenze agricole”. 
Per Paolo Rubino, coordinatore del tavolo verde, una presa di coscienza era necessaria ed è stato questo il senso dell’incontro cui hanno partecipato non solo giornalisti ma anche cittadini, consiglieri comunali di Castellaneta e Laterza (Rochira, Stano) e componenti del comitato ginosino di rinascita cittadina (Sannelli, Gigante).
*http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/politica/723592/Fondi-Ue--sfida-da-114.html
** nel titolo dell'articolo cartaceo c'è un'errore: non sono 18 milioni di euro, sono 18 miliardi.

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