CASTELLANETA, IL VICESINDACO CELLAMARE: "SCOMPARE IL CETO MEDIO ED AUMENTANO LE DIPENDENZE".
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Alfredo Cellamare, vicesindaco di Castellaneta ed assessore ai servizi sociali |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 ottobre 2014
di Nicola NATALE
Incontriamo Alfredo Cellamare, assessore ai servizi sociali nonché vicesindaco di Castellaneta a Ginosa.
Nel comune capofila si tengono infatti le riunioni dell’ambito 1 (Ginosa,
Laterza, Castellaneta, Palagianello). Ma il vicesindaco vuole mettere l’accento
sulla situazione castellanetana. L’occasione è la relazione che il sindaco
Giovanni Gugliotti ha chiesto a tutti i suoi assessori e consiglieri delegati
eletti con lui nel maggio del 2012.
“Una relazione che” ci tiene a dire
Cellamare “conferma come siamo riusciti a non ridurre i servizi sociali
nonostante tagli sempre più consistenti”.
Si annunciano, ad esempio meno
700mila euro per Castellaneta che renderanno la coperta ancora più corta mentre
“vedo scomparire il ceto medio costretto a rivolgersi ai nostri uffici perché
in molti casi l’isee (indicatore convenzionale dei redditi) è andato a zero”.
E’ l’effetto degli ammortizzatori sociali che terminano e dell’ecatombe di
piccole imprese.
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Castellaneta, la sede comunale in piazza principe di Napoli. |
“Solo chi è costantemente allo sportello si rende conto di
come il disagio economico e non solo sia enormemente aumentato, ma noi non ci
abbattiamo e siamo anche andati a sostenere persone e famiglie che per dignità
scelgono di non presentarsi” dice Cellamare descrivendo il settore di cui si
occupa da nove anni.
Nel frattempo per un intreccio di normative e nuove
esigenze aumentano e si fanno sempre più complessi i bisogni supportati dai
servizi sociali.
Per cui gli anziani necessitano sempre più del sad (servizio
assistenza domestica) nonché dell’adi (assistenza domiciliare integrata) in
collaborazione con l’asl di Taranto visto che implica l’azione di personale
specializzato.
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Quotidiano di Puglia 19 ottobre 2014 |
Sono circa 100 i castellanetani che usufruiscono di questo
servizio divenuto essenziale e, sottolinea il vice, “non hanno liste d’attesa e
sono erogati a richiesta del medico di famiglia”.
Nel frattempo ha preso corpo
un altro servizio ancora più essenziale, vale a dire l’assistenza sociale
educativa (ade) rivolta alle famiglie con gravi problemi
di inclusione sociale e non si sono dimenticati i disabili.
Questi ultimi hanno
ora a disposizione anche il centro diurno (unico nell’ambito 1 ad essere
accreditato con la regione Puglia) fra poco “dotato anche di mensa”.
A
Castellaneta sono anche gli anziani volontari che aiutano gli anziani più soli ed emarginati con la
consegna dei farmaci e “fra poco anche con il servizio spesa”. Mentre si
organizzano “corsi molto frequentati di ogni tipo, inclusa l’autodifesa e la
mediazione familiare”.
Degna di nota è poi l’assistenza economica finalizzata
che prevede la contribuzione economica per pagare le bollette o sopperire a
necessità immediate con tre ore di lavoro nei settori dell’assistenza e del
giardinaggio.
Sono 50 i castellanetani che la percepiscono e che aiutano a
tenere in ordine una cittadina troppo grande per i suoi diciassettemila
abitanti.
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Pericolosa la dipendenza da giochi di ogni tipo e videopoker |
A ri-partire nei prossimi mesi sarà anche il centro polivalente
minori con attività pomeridiane di carattere ludico e scolastico per 60
bambini. “Questo non per dire che tutto va bene ma per rimarcare quanto fatto
in questi anni pur sapendo della grande emergenza sociale costituita dai
giovani che non hanno un lavoro” aggiunge il vicesindaco che accenna anche agli ex "miroglini".
Il quadro si complica con l’aumentare “delle
dipendenze patologiche dal gioco che hanno ormai superato quelle degli
stupefacenti ed altre”.
Ad esserne colpite a Castellaneta sono soprattutto le
donne ed è per questo che “partirà un progetto antidipendenze rivolto a questa
fascia”.
Insomma una lotta combattuta “da tutta l’amministrazione Gugliotti sul
campo tra risorse che diminuiscono e cittadini in difficoltà che aumentano”.
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