LATERZA, IL SINDACO LOPANE: “IL NOSTRO FESTIVAL? UN SASSO NELLO STAGNO”.
La gravina di Laterza, una delle più profonde e selvagge del Tarantino. Le altre, da Ginosa a Grottaglie sono invece ospiti di insediamenti antichissimi perfettamente visibili. |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 12 LUGLIO 2014
di Nicola NATALE
Riportare in auge
le gravine e con queste il festival fermo da quattordici anni.
Questo è ciò che
si propongono a Laterza rilanciando la sesta edizione del “Festival della Terra
delle Gravine.” con la direzione artistica del compositore Giovanni Tamborrino.
Enzo Avitabile & I Bottari |
Sono sei spettacoli che iniziano il 18
luglio alle ventidue con il concerto di Enzo Avitabile ed i Bottari nella
centralissima piazza Vittorio Emanuele.
“Un onore che lui apra il festival” dice Matera che aggiunge
“l’occasione è ghiotta anche per accendere la luce sulla produzione vinicola
delle gravine”. “Ci accolliamo un onore ed un onere, a festival finito
metteremo tutti di fronte ai risultati, ma spero si comprenda che le gravine
sono la vera faccia della provincia di Taranto e serve uno sforzo corale”.
Per
Tamborrino “il festival è pensato per essere visto da tutti, e solo l’ultima
serata prevista per il 9° agosto è stata dedicata alla sperimentazione con una
rappresentazione dell’imbarbarimento dell’occidente”. Si tratta di “L’altro
peso dell’aria” in prima nazionale con musica e drammaturgia dello stesso
Tamborrino.
Ma sono proprio questi spettacoli che secondo l’artista "consentono alle
città delle gravine di essere conosciute nel mondo".
La cifra stilistica è
quella della fusione di musica, danza, teatro, arti visive e letteratura.
Da sx il cons.com. Leonardo Matera (delega alla cultura) , il sindaco Gianfranco Lopane, il compositore Giovanni Tamborrino, ideatore del festival della Terra delle Gravine |
“E’ molto semplice additare le spese culturali come superflue, ma ormai è acclarato che sono i soli investimenti che ritornano senza inquinare, anzi…”.
Per cui conclude Lopane “l’obiettivo è un cartellone intercomunale, con un festival delle gravine itinerante nel suo territorio”.
Sempre pronto come dice Tamborrrino a “mettere in luce i luoghi più belli e caratteristici come quelli trascurati, abbandonati o da recuperare”.
E il pensiero va anche alla gravina di Ginosa ferita dal crollo di via Matrice: “è uno dei luoghi più belli al mondo per le rappresentazioni”.
Ma in tutto questo Laterza ha avuto il coraggio di impegnare circa 40mila del proprio budget, a meno che lo stesso non sia finanziato dalla regione Puglia. Il tutto non solo perché la “cultura crea economia” ma anche perché le performance teatrali di “Sipario a corte” spostate per necessità nel centro storico rafforzano la coesione sociale.
E in tutto questo spunta il discorso sull’eterno incompiuto: il parco delle gravine.
“Non possiamo rifiutare un modello di sviluppo sostenibile ormai diffuso nel mondo, bisogna affrontare di petto i problemi del parco e quelli di immagine della provincia di Taranto, troppo legata alle ciminiere” conclude l’ing. Lopane, anni 34.
LATERZA Quotidiano di Puglia 12 Luglio 2014 |
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