I SINDACI SPRONANO IL COMMISSARIO TAFARO: "ESCI DALLA TORRE EBURNEA".


 dal palazzo comunale

Lettera Aperta dei Sindaci di Massafra e di Ginosa
al Commissario Straordinario della Provincia di Taranto
dott. Mario Tafaro

I sottoscritti sindaci dei Comuni di Massafra e di Ginosa, dott. Martino Tamburrano e  dott. Vito De Palma, rivolgono un accorato appello al commissario straordinario della Provincia di Taranto,              dott. Mario Tafaro, affinché l'Ente provinciale dia risposte concrete ai problemi del territorio e della collettività senza ridurre il tutto a mere operazioni algebriche di cassa, capaci solo di creare un insanabile scollamento tra i cittadini e la classe che dovrebbe guidarli.
Mentre il Governo centrale pensa di trasformare e limitare le competenze delle province italiane, c’è chi ha già reso quella di Taranto agonizzante.
Scendendo nel particolare: come è possibile liquefare l’Istituto Musicale “Giovanni Paisiello”, ignorando la sua forza propulsiva nella promozione dello studio della musica, considerata da sempre come comunicazione, crescita e integrazione sociale?
Il crono programma del distacco tra realtà sociale e amministrazione provinciale è corposo, ma l’enunciazione dei “fallimenti” potrebbe affossare ancora di più Taranto e la sua provincia.
Nonostante ciò, altri due esempi occorre comunque citare: l’“Isola Verde” e la viabilità stradale nella zona occidentale.
Nel novembre scorso, il commissario Mario Tafaro riunì intorno ad un tavolo di lavoro i sindaci della provincia condividendo la preoccupazione per le sorti di tanti lavoratori. 
“Tamquam non esset”. (n.d. r. come se non esistesse)
Noi, primi cittadini, avevamo fatto anche alcune proposte, come quella di destinare due euro per ogni residente in ogni comune della Provincia di Taranto, alla Società “Isola Verde”, in quanto la vedevamo come una risorsa per ogni Comune nel Sistema Servizi. 
Attendiamo ancora un cenno di risposta.
Per quanto riguarda le strade di competenza della Provincia, pare che nel settore occidentale esistano solo mulattiere…
In definitiva qui non si sta liquidando l’Ente Provincia, qui si disintegra una collettività e si annienta quanto di buono è stato fatto in passato dal governo di Via Anfiteatro.
Chiediamo al commissario Tafaro un bagno di responsabilità e gli suggeriamo di uscire dalla Sua “torre eburnea” per calarsi nelle problematiche che attanagliano la collettività ionica.
Amministrare la cosa pubblica richiede responsabilità e buon uso della politica, nella più alta accezione del termine. Il resto è danno, molte volte anche irreparabile.

1 aprile 2014

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