VOLANO GLI STRACCI IN MAGGIORANZA. MA IL SINDACO RIBATTE :”NOI RESPONSABILI”.
Alcuni consiglieri della maggioranza di centrodestra al comune di Ginosa (Ta) |
di Nicola NATALE
Maggioranza precaria e sostenuta da un consigliere eletto nelle file dell’opposizione.
Ritorna all’attacco il coordinatore comunale di scelta civica Raffaele
Calabrese dopo il consiglio comunale del 28 febbraio scorso che ha visto l'abbandono dell'aula di Antonio Bradascio e di Francesco
di Franco con il loro gruppo politico denominatosi “impegno civico”. Attualmente la maggioranza di centrodestra al comune di Ginosa può contare su sette
consiglieri oltre al sindaco ed al presidente del consiglio comunale Vincenzo
Russo.
Giulio Galante, consigliere comunale "liberi ed indipendenti" |
Va considerata inoltre la posizione di “apporto critico” di Giulio
Galante, mai passato ufficialmente all’opposizione.
Le minoranze oltre ad aver
perso Antonio Donno, già candidato nella lista “rilancia ginosa” a sostegno
dell’ex candidato sindaco Felice Bitetti, sono ferme a cinque consiglieri (Bitetti, Giannico, Rosato,
Inglese , Castria).
A prima vista quindi la maggioranza è tutt’altro che
traballante ma non così la pensa l’ing. Calabrese.
“Lo scenario politico
delineatosi rispetto al voto è totalmente stravolto, oggi la maggioranza si
regge con il voto di un consigliere eletto col centrosinistra e poi passato al
centrodestra”.
La “dignità politica” secondo Calabrese imporrebbe al sindaco le
dimissioni e a dire il vero non ha perso tempo appena il giorno dopo del consiglio a fargli
un invito spiccio via social network.
Raffaele Calabrese, coordinatore scelta civica ginosa |
“Chi conosce la macchina amministrativa
sa che questo lo espone a tutta una serie di problematiche in aula, diminuendo
i consiglieri, le richieste della maggioranza salgono e le deleghe vanno re-distribuite”.
Non a caso Calabrese incalza De Palma anche sulla non ri-assegnazione della
delega ai lavori pubblici dopo le dimissioni dell’assessore Vincenzo Di Canio
in seguito ad inchieste giudiziarie.
“Insomma il problema non è solo politico,
ma operativo, manca l’assessore ai lavori pubblici, c’è un consigliere al
bilancio invece che un assessore, sono cose un po’ strane, che indicano
mancanza di fiducia”.
E se scelta civica condanna chi ha abbandonato l’aula nel
momento di riconoscimento di debiti fuori bilancio per lavori di somma urgenza su
strade comunali ed in via cavour non può fare a meno di notare “che la
situazione è labile e soggetta a ricatto”.
Ma non finisce qui.
Vito De Palma, sindaco di Ginosa dal 1° giugno 2011 |
Una sentenza senza appello
accompagnata da riferimenti a nomine di parenti del consigliere Bradascio in
ambito comunale che dovrebbero essere accompagnate da dimissioni per conseguenzialità:
“è finito pappagone, giocare col piede in due scarpe, partiti di lotta e di
governo non ne vogliamo, vogliamo consiglieri responsabili che diano risposte
ai cittadini, specie in momenti di massima emergenza”.
Ma proprio su quelle
frasi Calabrese continua a chiedere chiarimenti. “I partiti d’opposizione
dovrebbero chiedere ufficialmente al sindaco con quali criteri i parenti
beneficiano di nomine comunali e chi è pappagone, che immaginiamo siano i soldi
dei cittadini”.
Quotidiano di Puglia del 5 marzo 2014 |
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