MELTING POT: 8 NUOVI LAERTINI PROVENIENTI DA TRE CONTINENTI.
di Nicola NATALE
Costruire qui e
ora una società aperta e più tollerante. Anche conferendo la cittadinanza
onoraria ad otto figli di immigrati nati a Laterza.
Risponde a questo
imperativo la giornata celebrata ieri, 21 marzo, a Laterza presso la cittadella della
cultura nell’ambito del progetto unicef “città amiche dei bambini”. Anche nel
ricordo di Ernesto Grassi “padre dell’unicef tarantina”.
In una sala stracolma
di bambini della scuola primaria e di ragazzi del liceo “Vico” i discorsi
ufficiali hanno sancito la piena integrazione dei bambini tra i volti commossi
dei genitori.
Sarebbe stato bello ascoltare anche le loro voci, sapere qualcosa
in più dell’idea che si sono fatti di Laterza che li ha accolti e dell’Italia,
in cui molti sono capitati per caso.
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Il centro di Laterza: piazza vittorio emanuele |
Approdando a Laterza da tre continenti come
ha spiegato il dirigente dell’istituto Diaz Francesco Lopane, padre del sindaco
in carica.
Ad introdurre il
conferimento il neo assessore Mariella Bruno che ha auspicato un intervento del
governo per concedere da subito la cittadinanza a chi è nato su suolo italiano in
base allo ius loci.
Da Taranto sono poi arrivate Maria Barberio e Vita
Marchitelli a portare il saluto della delegazione provinciale anche per conto
della prof. Vita Petrera parlando della giornata come solo “l’inizio” di un
percorso che prevede la considerazione a pieno titolo delle esigenze
dell’infanzia nelle scelte cittadine.
A ruota l’intervento di Pasqua Sannelli, dirigente
dell’istituto Michelangelo Marconi: “integrazione che non deve significare
imposizione dei nostri valori culturali o religiosi, ma rispetto e arricchimento
con le reciproche diversità”.
Un percorso obbligato in quanto “a livello
nazionale gli alunni figli di stranieri sono ormai l’8%, con punte molto più
avanzate nelle città del nord”.
E di necessità di contatti internazionali ha
parlato anche il dirigente del liceo “Vico” Cristella sottolineando come
proprio ieri una delegazione olandese di studenti fosse in visita a Laterza per
l’ennesimo scambio culturale.
A chiudere la cerimonia con la consegna degli
attestati (e qualche lacrima di commozione dei genitori) il sindaco Gianfranco
Lopane. “Saremo una comunità matura se sapremo convivere con differenti culture
e religioni” ha detto preannunciando che “in municipio ci sarà presto uno
sportello anche per i migranti e bisognerà trovare un posto per l’aggregazione”.
Poi l’inno d’Italia e il congedo del primo cittadino: “vedo qui seduti in ordine
sparso i geni della multiculturalità di Laterza, siete i benvenuti”.
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