ALLUVIONI E CROLLI. PITTELLA: "FONDO EUROPEO, GENIO MILITARE E PROGETTI CREDIBILI PER LA GRAVINA".
Al teatro Alcanices, sabato scorso, nuova riunione del comitato residenti del centro storico. Con loro, secondo da sx, il vicepresidente del parlamento europeo Gianni Pittella |
di Nicola NATALE
Continuano senza
posa gli incontri sul tema alluvioni, piogge torrenziali e crolli in gravina.
Ma ancora nulla di
operativo a circa un mese dal crollo di parte di via Matrice.
Ieri (22 febbraio) visita del
vicepresidente Gianni Pittella nel centro storico di Ginosa e nella sua
gravina, uno degli esempi maggiori di civiltà rupestre.
Ad accompagnarlo il
sindaco di Ginosa Vito De Palma ed i membri del comitato residenti nel centro
storico formatosi per sollecitare la messa in sicurezza della zona rossa e il
rientro nelle loro case.
Ancora venerdì scorso (21 febbraio) anche l’ex vice ministro
dell’interno Filippo Bubbico era a Laterza assieme a tre sindaci dei territori
colpiti (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello) a inquadrare
razionalmente e politicamente le scelte possibili.
Ma cosa è venuto fuori da
questo ennesimo incontro?
L’on. Pittella si è impegnato su tre fronti.
In
primis lo sblocco del fondo europeo per le calamità naturali, lo stesso usato
per il terremoto de l’Aquila e quello emiliano. Questo fondo, pur con le
limitazioni tipiche di questi strumenti emerse in Abruzzo ed Emilia, “è
attivabile solo su richiesta del governo nazionale e sulla base di danni
certificati nelle aree colpite”.

Il problema sono sempre i tre grandi blocchi che vanno
rimossi al più presto, pena un loro rotolamento nell’alveo della gravina. Un’ulteriore
catastrofe che avrebbe ripercussioni
sul grande sperone che divide le gravine di casale e rivolta ed ospita gran parte
del centro storico ginosino, castello normanno compreso. La posta in gioco è
altissima e non si può più perdere tempo.
A lanciare l’allarme per l’ennesima
volta uno dei residenti (Bongermino) che oltre a far notare la mancata messa in
sicurezza di un cavo elettrico principale non ha mancato di sollecitare un
intervento urgentissimo. E per questo che si continua a pensare ad un
intervento del genio militare per risolvere una situazione che rischia di
impastoiarsi tra mancanza di fondi e sovrapposizione di competenze. Salvare sì
la gravina e l’enorme suo patrimonio culturale ma per prima mettere in
sicurezza via Matrice. Il terzo impegno dell’on. Pitella, che ha ricevuto una
tessera onoraria della pro loco, è di impegnarsi sul tema comune dello
“sfasciume” del territorio italiano che abbisogna di un grande “programma per
la difesa del territorio in Italia”.
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Via Burrone, dalla quale si accede allo scenario storico della Passio Christi. Quest'anno la manifestazione religiosa compie 40 anni. |
Per fare questo, e si torna al solito
punto, c’è bisogno dell’autorizzazione
di Bruxelles a sforare il patto di stabilità, altrimenti “non si potranno fare
interventi sul suolo e sull’ambiente”.
Un ultimo suggerimento di Pittella, è quello di “utilizzare i
programmi europei per la cultura horizon 2020”.
Si possono proporre “progetti
di recupero e valorizzazione della gravina con partnership importanti perché è
un patrimonio che va messo a valore, non può essere solo una fotografia”.
Negli
ultimi tempi infatti la valorizzazione della gravina di Ginosa stava uscendo
dalla fase delle pie intenzioni, con il recupero di aree via via crescenti e
con l’attivarsi di bed and breakfast ed alberghi diffusi. Tuttavia ha precisato
il vicepresidente “dovete essere voi ad organizzarvi ed i progetti
ineccepibili, in Europa solo i progetti validi vengono approvati”.
Intanto però
quei massi incombono e le famiglie sgomberate chiedono di tornare alle loro
abitazioni.
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Quotidiano di Puglia 24 febbraio 2014. La visita dell'on. Gianni Pittella al centro storico e alla gravina di Ginosa. |
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