SBLOCCATO L’ITER PER IL PONTE SULLA EX SS580. Le rassicurazioni del commissario Tafaro dopo la mobilitazione del comitato 7 ottobre.
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Ginosa - il ponte crollato sulla ex s.s.580 |
di Nicola NATALE
A oltre tre mesi
dall’alluvione non si riesce a ricostruire un ponticello.
Nemmeno dopo che la regione
Puglia ha stanziato 320mila euro il 30 novembre scorso per il ripristino del
ponte sulla ex strada statale 580, sventrato dalla forza delle acque.
Ma le
cose si stanno muovendo.
E’ per questo che ieri una rappresentanza del comitato
7 ottobre costituitosi subito dopo l’alluvione per facilitare la ricostruzione
ha chiesto di incontrare il commissario prefettizio Mario Tafaro, per capire la
ragione dei ritardi.
Il commissario ha spiegato che c’è il massimo
coinvolgimento per risolvere il problema all’interno delle procedure previste
per legge.
Sempre ieri secondo quanto riferisce Mario D’Alconzo, il
coordinatore del comitato “si è insediata la commissione valutatrice, lunedì prossimo
20 gennaio si apriranno le buste e per lunedì 27 è prevista la consegna dei
lavori”.
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L'incontro in provincia di Taranto giovedì 16 gennaio |
Quindi quasi quattro
mesi dopo l’evento si riuscirà (salvo sorprese dell’ultim’ora) ad avviare un appalto
da circa 320mila euro, questa la somma stanziata a novembre scorso dalla
regione per la ricostruzione del ponte.
Risolto anche il problema della
mancanza della determina dirigenziale che aveva suscitato timori di possibili
ricorsi.
Sul punto è intervenuto il consigliere regionale Pietro Lospinuso, presente
all’incontro, chiarendo che la determina, firmata il 7 dicembre scorso, è stata trasmessa ieri stesso al
commissario Tafaro come comunicatogli dall’assessore regionale alle
infrastrutture Giovanni Giannini.
L’incontro in provincia di Taranto è stata
l’occasione anche per chiarire il perché non si siano avviati i lavori secondo
la procedura di somma urgenza e perché non si siano chiamati i militari del
genio pontieri che avrebbero installato un ponte provvisorio in pochissimi
giorni, addirittura ore.
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L'articolo del Quotidiano di Puglia |
Del resto Ginosa è stata sempre raggiungibile
dalla strada statale 7 per cui è venuta a mancare anche la ragione che avrebbe
potuto giustificare l’intervento dei militari del genio pontieri.
Motivazioni di una logica stringente che però cozzano con gli interessi degli imprenditori e degli operatori commerciali che operano nei dintorni del ponte e sul tratto di strada attualmente interrotto che va dall’incrocio in contrada girifalco al “sierro delle vigne”.
Motivazioni di una logica stringente che però cozzano con gli interessi degli imprenditori e degli operatori commerciali che operano nei dintorni del ponte e sul tratto di strada attualmente interrotto che va dall’incrocio in contrada girifalco al “sierro delle vigne”.
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