“OVUNQUE TU ANDRAI”. GINOSA NEI ROMANZI DELLA DE TOMMASO.
Angela De Tommaso, autrice di "Un anno a Parigi" e "Ovunque tu andrai". |
di Nicola NATALE
Scrivere per passione. Ma anche per gioco come ha fatto Angela De Tommaso, studentessa di lettere moderne a Taranto, 26 anni portati benissimo, un sorriso smagliante e già due libri nel suo curriculum.
La presentazione di “Ovunque tu andrai”
giovedì scorso al teatro Alcanices con l’assessore alla cultura Mario Toma ed
il sindaco di Ginosa Vito De Palma.
In platea, emozionati, genitori, parenti,
amici e spettatori curiosi di conoscere una nuova voce nel panorama culturale ginosino.
Finora la scarna produzione letteraria
ginosina era riferita soprattutto a saggi, mentre ora i giovani scrittori puntano
subito al romanzo.
Certo la strada è lunga, ma aver iniziato è un vantaggio.
Perché oltre ad individuare delle storie convincenti, bisogna lottare con gli editori e gli stampatori, due categorie molto differenti come ogni scrittore impara presto.
Certo la strada è lunga, ma aver iniziato è un vantaggio.
Perché oltre ad individuare delle storie convincenti, bisogna lottare con gli editori e gli stampatori, due categorie molto differenti come ogni scrittore impara presto.
Cosa ha fatto scattare la molla in Angela?
“Fu
un portatile regalatomi a vent’anni da mio padre, con lo schermo davanti la
fantasia esplose, ma forse la ragione è più lontana nel tempo”.
Cioè?
“Quando era piccola, mia sorella mi spingeva ad inventarmi delle storie per potermi addormentare, poi crescendo quelle storie sono diventate più consistenti e realistiche”.
“Quando era piccola, mia sorella mi spingeva ad inventarmi delle storie per potermi addormentare, poi crescendo quelle storie sono diventate più consistenti e realistiche”.
L'esordio della De Tommaso è con “Un anno a Parigi” a 22 anni; poi il lungo slalom nel mondo
poco conosciuto che trasforma un manoscritto, o meglio un file del
computer, in un libro di carta o digitale. Poi la promozione, non meno essenziale, che necessita di grande scaltrezza e di capitali.
Tuttavia se il libro è valido, la promozione riesce a partire da sola, come sembra sia stato nel caso de “L’eleganza del riccio” di Muriel
Barbery.
Di cosa parla il suo libro d'esordio?
“Un anno a Parigi è la storia di
una ragazza che perde il padre, ma una sua lettera gli consente di frequentare un
corso in quella città e lì partono le sue avventure; è una storia anche di
razzismo e bullismo”.
Un momento della presentazione al Teatro comunale Alcanices. Da sx l'assessore alla cultura Mario Toma, l'autrice ed il sindaco di Ginosa Vito De Palma |
L’aspetto interessante di “Ovunque tu andrai” invece è
proprio l’ambientazione a Ginosa nella provincia tarantina. Dove crescono e maturano due ragazzi all’ombra delle gravine e tra le dune di
Marina di Ginosa.
Il libro accenna ai ritmi della gente del posto, al suo immaginario, alla
sua fisionomia sociale e persino linguistica.
Una storia che si inserisce nella grande storia, con le missioni militari cui partecipano tanti
ragazzi del sud e nella microstoria con i rapporti complicati all’interno dei
nuclei familiari e con gli amici.
Ma forse il suo merito maggiore è aver sdoganato Ginosa come soggetto letterario.
Chi saprà scrivere una storia che
assieme all’interesse per i personaggi faccia assaporare anche questi luoghi,
questi paesaggi e la loro storia, peraltro antichissima, avrà reso un grande
servizio alla promozione e persino all’economia del territorio.
Ad Angela De Tommaso il merito di aver iniziato per prima, perlomeno in questo senso.
Ad Angela De Tommaso il merito di aver iniziato per prima, perlomeno in questo senso.
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