CASTELLANETA SUL PONTE DUE SCARPE ED UN BIGLIETTO DI "ADDIO". E' giallo.
Le scarpe ritrovate da passanti sul ponte in disuso della ferrovia (fonte comando provinciale dei Carabinieri) |
di Nicola NATALE
Sono stati
probabilmente alcuni amanti del footing ad avvisare carabinieri e vigili del
fuoco.
Ieri mattina, sul vecchio ponte della ferrovia che collega Castellaneta
a Palagianello, uno scritto di "addio" e un paio di scarpe hanno subito fatto pensare al
peggio.
Stante la considerevole altezza del ponte, 72 metri, non era possibile
capire se giù, fra la macchia mediterranea, si nascondessero anche i resti del
possessore di quelle scarpe. E comunque non è impresa da tutti andare ad
accertarsi personalmente di simili rinvenimenti. Le forze dell’ordine,
puntualmente avvertite, sono comparse subito, scendendo nel greto della gravina.
Tutti sperando di non imbattersi davvero nel cadavere.
Castellaneta, il vecchio ponte sulla ferrovia utilizzato per escursioni e footing |
I Carabinieri e i Vigili
del fuoco di Castellaneta hanno perlustrato a fondo l’alveo torrentizio sotto il
ponte detto di santa Lucia, ma non hanno trovato nulla di rilevante.
La
ricerca, comunque accurata, è durata oltre due ore, poi gli uomini sono dovuti
ritornare alle occupazioni abituali.
In mancanza di una denuncia è impossibile
procedere all’impiego di unità cinofile o attrezzature particolari che vengono
impiegate a seconda delle gravità dei casi e disciplinate rigidamente.
Chiaramente le attenzioni si sono
appuntate sul biglietto e sul paio di scarpe, inequivocabilmente
da uomo, ma non si sono avuti ulteriori riscontri. Senza possibilità di equivoci la frasi scritte sul foglio. Chiunque abbia vergato quel biglietto è un uomo in profonda difficoltà perché "da 7 anni non trova lavoro". In passato aveva fatto l'operaio agricolo e si sarebbe rivolto varie volte "a politici e religiosi" invano. Di qui la decisione apparente di farla finita e "andare in paradiso". Probabilmente forse un'estrema richiesta di aiuto.
Qualcuno ha pensato ad uno scherzo macabro, di cattivissimo gusto. Infatti,
oltre a distogliere dal loro normale servizio il già esiguo numero di
carabinieri e vigili del fuoco, lo scritto ha fatto temere per una nuova
tragedia, della quale nessuno sente il bisogno stante il continuo allarme
sociale, anche in relazione ai suicidi.
Rimane quindi il giallo, probabilmente
di difficile risoluzione, su chi abbia lasciato quelle scarpe.
C’è il sospetto che l’uomo possa
essere sceso sul fondo della gravina e poi si sia rifugiato chissà dove, magari
non mettendo in atto quello che era il proposito iniziale. Un evento imprevisto
forse lo ha bloccato. Tuttavia l’area è costellata da una serie di anfratti e
vecchie abitazioni ormai abbandonate che potrebbero ugualmente nascondere il
corpo, forse di una persona che vive sola e di cui nessuno ha sentito il
bisogno di denunciarne la scomparsa.
Un’altra possibilità è che l’eventuale
suicida non provenga dai due paesi più vicini, Castellaneta e Palagianello, ed abbia
invece nascosto con un allontanamento dal suo domicilio il suo tragico
proposito. Insomma i casi possono esser tanti e naturalmente solo ulteriori evidenze
potranno gettare luce sull’avvenimento.
Messa così, e non volendo pensare ad
altro, il caso è perfetto per una sceneggiatura alla Camilleri, che come è noto
reinventa casi di cronaca realmente accaduti.
Ma in questo caso purtroppo non
siamo alla finzione letteraria e il ritrovamento è stato subito associato ad un
bruttissimo inizio per il 2014. Finora fortunatamente evitato.
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