ALLUVIONE, SBLOCCATO L'ITER PER I RISARCIMENTI ALLE IMPRESE AGRICOLE.
La riunione a Bari che ha fatto ripartire l'iter per il bando di risarcimento alle imprese agricole |
di Nicola NATALE
Riunione
positiva a Bari ieri per lo sblocco dei fondi relativi all’alluvione
dell’ottobre scorso. Come si ricorderà il ricorso preannunciato da Palagianello
esclusa dai fondi aveva bloccato l’iter regionale di assegnazione.
Venerdì l’assessore
regionale Fabrizio Nardoni ha incontrato i sindaci dei quattro comuni colpiti,
Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello per risolvere lo stallo
sull’utilizzo dei fondi delle misure 125 e 126 del piano di sviluppo rurale.
“Sono
fondi che, sia pure dopo tempi che si annunciano lunghi, potranno consentire
alle imprese agricole di re-impiantare altrove le loro produzioni distrutte
dalle acque e dal fango” commenta soddisfatto il sindaco di Ginosa Vito De
Palma.
La situazione si è sbloccata con la promessa da parte dell’assessore di
destinare a Palagianello altre risorse ad hoc con una variazione di bilancio
oppure destinandovi parte dell’avanzo in sede di assestamento.
Da un punto di
vista burocratico il problema pare non fosse risolvibile e si è trovata una
soluzione politica che “sembra aver alla fine convinto anche il sindaco di
Palagianello Michele Labalestra e i consiglieri regionali presenti” (n.d.c Anna
Rita Lemma e Pietro Lospinuso).
Per De Palma invece, sindaco del comune più
colpito, “quei 5,5 milioni di euro di fondi comunitari potranno ristorare in
parte le aziende agricole che hanno direttamente perso il prodotto proprio
quando stavano per venderlo, quindi avendo anticipato la totalità delle spese
di produzione”.
Secondo il sindaco di Ginosa un ulteriore risultato positivo “è
di aver consentito l’utilizzazione dei fondi della misura 126 anche per
spostare le proprie produzioni e le proprie strutture produttive in altri
terreni in proprietà non toccati dall’alluvione”.
Bisognerà aspettare però, come già detto, che le risorse
arrivino da Bruxelles pur facendo partire da subito il bando regionale e
accogliendo le domande.
Questo per l’agricoltura, alle prese con profondi
problemi di mercato. E per il
resto dei danni strutturali?
Fermo restando l’impegno del commissario della
provincia di Taranto per il ponte sulla ex ss580 restano i danni alle tante
strade comunali che solcano un territorio che per contando la sola Ginosa si
estende su 187 chilometri
quadrati.
Una parte dei sette milioni di euro assegnati per interventi di somma
urgenza sui territori dei quattro comuni deve essere ancora distribuita.
Allo
scopo il dipartimento regionale di protezione civile sentirà i comuni
interessati, concordando gli interventi e facendo una proposta finale a Roma,
presso il ministero e la direzione competente, perché assegni in maniera
definitiva i fondi in modo da procedere quanto prima agli interventi.
Cioè
quando? Per il sindaco molto prima dell’estate e senza particolari procedure
proprio perché si tratta di lavori di somma urgenza. Allo scopo il commissario
delegato è il funzionario dott. Limongelli. Per Ginosa si tratta di 1,2 milioni
di euro ancora da spendere e poi altri 2,5 milioni da suddividere con gli altri
tre comuni. “Non sono molti” conclude il sindaco “possiamo solo fare qualche
intervento su scuole e qualche strada, poi con il resto dovremo pulire canali e
mitigare il rischio”.
I danni subiti dai quattro comuni sono in realtà molti di
più, ma le cifre in ballo, al momento sono solo queste.
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