PERSI I SOLDI PER LE EMERGENZE POST ALLUVIONE. NON PASSA L’EMENDAMENTO MATARRESE.
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La ex statale 580 ancora interrotta dopo quasi tre mesi dall'alluvione del 7 ed 8 dicembre del 2013 |
di Nicola NATALE
Ginosa perde
prima cinque, poi tre milioni di euro. Finisce in un binario morto
l’emendamento proposto dall’on. Salvatore Matarrese di scelta civica per le
emergenze legate all’alluvione del 7 ed 8 ottobre scorso.
A lamentarsene più di
tutti il coordinatore locale, l’ing. Raffaele Calabrese che addita i membri
pugliesi della commissione bilancio della Camera come responsabili della
mancata difesa del territorio in cui sono stati eletti.
La ricostruzione del
percorso dell’emendamento 1.2802 è minuziosa.
Dopo un primo giudizio di
ammissibilità l’emendamento che chiedeva di finanziare interventi di somma
urgenza è finito in un maxiemendamento che riuniva tutte le richieste
particolari dai territori.
La somma da stanziare che si chiedeva era anche scesa da cinque a tre milioni di
euro dopo una richiesta esplicita pervenuta dalla stessa commissione bilancio.
Ma
l’amara sorpresa si è avuta “nella notte mercoledì e giovedì scorso quando il
relatore della commissione ha semplicemente omesso di far votare su tutte le
richieste particolare che aveva promesso di riunire in un maxiemendamento”.
Un’accortezza
che avrebbe evitato alla commissione il voto contrario a richieste che
provengono direttamente dai territori. C’è da capire se l’emendamento fosse
perfetto sotto il piano formale ma non avesse trovato le coperture necessarie.
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Raffaele Calabrese (scelta civica) |
Questa possibilità è esclusa da Calabrese per il quale “bastava semplicemente
che i nostri rappresentanti in Parlamento se ne fossero ricordati e l’avessero
difeso ed approvato al momento opportuno”.
“Certo” aggiunge “ognuno fa delle
richieste e non tutte possono essere accolte ma di quell’emendamento si era
parlato per la riduzione della richiesta, avevamo avuto rassicurazioni, é
questa la cosa grave”. Insomma come già accadde per l’alluvione marinese del
2011 è terribilmente difficile far approvare in questi territori interventi
statali di un certo rilievo, specie di richiest immediate come nel caso di
specie.
Non va dimenticato che nell’alluvione del 7 ed 8 ottobre scorso
perirono tragicamente quattro persone mentre con le loro auto erano per strada.
E che a più di due mesi dall’evento non sono partiti i lavori per la
riparazione provvisoria dei ponti crollati, in primis quello sulla ex statale
580.
Per il ponte crollato su questa fondamentale arteria di collegamento tra
Ginosa, Marina di Ginosa e Taranto è stata invece la regione Puglia a stanziare
320mila euro il 30 novembre scorso.
Dodici giorni dopo la provincia di Taranto
ha inviato gli avvisi alle ditte per partecipare alla gara. La
bocciatura dell’emendamento non pregiudica tutti gli altri interventi
finanziari promessi nell’immediatezza dell’alluvione e che hanno seguito altri
percorsi.
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