GIUSEPPE GENTILE,16 ANNI CAMPIONE DEL MONDO.


Giuseppe Gentile, campione mondiale di kick-boxing
di Nicola NATALE
Campione del mondo a 16 anni. È italiano e  pugliese il campione mondiale juniores di kick boxing. 
Risponde al nome di Giuseppe Gentile ed è di Ginosa, in provincia di Taranto. 
Uno scricciolo biondo, tutto muscoli e grinta, con due occhi azzurri che non hanno paura di affrontare il mondo. 
Nei recenti campionati di categoria Giuseppe ha imposto passione, fatica e determinazione alla forza ed all'esperienza dell'inglese Gavin Levy. In pochi avrebbero scommesso su quel ragazzo dalla faccia pulita venuto dal sud. 
A 16 anni, la furia azzurra come lo hanno già soprannominato, vanta un curriculum da veterano, molti primati, due Guinness world records, di cui uno vinto nel 2010, incontri disputati a Pechino, in Grecia in Olanda e in Austria, fino ad arrivare al tetto del mondo e a giocarsi la chance mondiale sul tappeto blu di Massa Carrara, nella categoria K1 che raggruppa gli atleti al di sotto dei 57 kilogrammi. Giuseppe sa che i traguardi si conquistano con  fatica e sudore, per lui è stato quasi naturale passare dal gioco ai combattimenti veri e propri. 
A tre anni, dopo l'asilo, oltre a giocare con le macchinine e i lego, bazzicava la palestra del papà Franco che nel meridione ha formato già fior di campioni alle arti marziali più diverse, dal taekwondo, al karate, al full contact. 
La speranza di tanti ragazzi è diventata il sogno realizzato di Giuseppe. 
Imparando fin da piccolo ha collezionato titoli sui titoli arrivando al secondo dan cintura nera di kick boxing e alla cintura nera primo dan di taekwondo. 
Ancora non crede alla  corona mondiale appena conquistata, ma già si prepara alle prossime Olimpiadi. 
"Quando sale sul ring - dice suo padre con una punta di orgoglio - la sua timidezza sparisce, mette fuori la forza e la tecnica di un grande combattente, non si sottrae agli attacchi e sa anche giocare di rimessa, studia l'avversario ne capisce subito i punti deboli che sono soprattutto psicologici, picchia duro, ma sempre con lealtà”. 
Il papà manager non si fa illusioni, sa che il mondiale non è che un punto di partenza, suo figlio è giovane e deve ancora farsi le ossa. 
Giuseppe intanto non molla, si allena almeno tre ore al giorno e combatte per una disciplina completa. Per diventare davvero competitivi i costi lievitano, per attaccare le categorie superiori e andare oltre gli juniores, bisogna partire e volare alto, ed andare in Thailandia. 
Ma la trasferta costa troppo, papà Franco non ce la fa da solo ad alimentare un sogno che sarebbe anche suo, allora riscopre la rete di amicizie. 
Nella sua palestra conosce una cordata di giovani e versatili imprenditori pugliesi che con una società di e-commerce, la netplanet group, decidono  di puntare e di investire su quel ragazzo timido e forte. 
Il commercio elettronico sta diventando una risorsa anche per la Puglia, una scommessa sul futuro, proprio come Giuseppe. "Dobbiamo portare al mondo quello che siamo, la forza e la fantasia che abbiamo” dicono alla Ebuyitaly “e Giuseppe ci rappresenta appieno, in fondo è cresciuto proprio con la vitalità, i valori e i prodotti  che promuoviamo"
L’accordo è presto fatto: il ragazzo dagli occhi di cielo partirà per Bangkok nel febbraio prossimo, mentre non ha ancora un filo di barba. Disputerà i primi match per conquistare il kimono d'oro. Ma questo non è un film, è un sogno diventato realtà.

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