GINOSA PSICOSI DA “NETTUNO”, IL CICLONE. DIFFICOLTA’ (SOLITE) ALLA VIABILITA’
Ginosa - un bus mentre attraversa via matteotti |
di Nicola NATALE
Non sappiamo se
il tempo sia uno dei nuovi mezzi di distrazione di massa.
Tuttavia l’uso
combinato delle previsioni del tempo e di facebook ha quasi scatenato una
psicosi di massa a Ginosa.
Effetto moltiplicato dal recente doloroso ricordo
delle quattro vittime causate dall’alluvione del 7 ottobre scorso, perite tutte
mentre erano per strada in macchina.
Le telefonate sono fioccate anche al
telefono del Ser (servizio emergenza radio ginosa), un’associazione molto
radicata sul territorio che alle undici di venerdì scorso ha rilanciato il comunicato
diffuso dall’amministrazione comunale per mezzo del suo sito ufficiale.
Tutti
volevano sapere se determinate strade sarebbero state percorribili o meno.
Il
Comune pertanto ha deciso di diffondere l’allerta meteo lanciato dal servizio di
protezione civile della Regione Puglia accompagnandolo sul suo sito ufficiale
da una serie di consigli di buon senso.
La ex strada statale 580, ora provinciale ancora interrotta dopo l'alluvione del 7 ottobre 2013. Secondo alcuni ci ci vorranno tre anni per ripristinarla in maniera definitiva |
Il comunicato di venerdì scorso del
servizio di protezione civile della regione Puglia parlava di “criticità
elevata” nei bacini del Lato e Lama di Lenne, situati entrambi a sud di Ginosa,
e di “preallarme” per il rischio idrogeologico, quindi nessuno ha voluto
sottovalutare la comunicazione ufficiale, vista la recente tragica esperienza
dell’alluvione.
Per fortuna almeno fino a ieri le piogge sono state del tutto
assimilabili alle normali piogge invernali che da sempre accompagnano questo
periodo.
Solo verso le 19 un forte vento proveniente da nord-nord est ha reso ancora
peggiore il quadro climatico. Quindi la principale difficoltà di questa ondata
di maltempo invernale è stata la viabilità.
In particolare sulla ex strada
statale 580 che, con piogge anche minime, diventa pericolosa a causa dell’acqua
che ristagna sulla sede stradale, peraltro con segnaletica orizzontale carente.
Condizioni che divengono peggiori sulla bretella di collegamento con le provinciali n°8 e 7 attualmente utilizzate al posto di un tratto della stessa 580 interrotto a causa del crollo del c.d. ponte dei sospiri.
Anche su queste strade
“minori” ma molto utilizzate, oltre alla mancanza o carenza della segnaletica
orizzontale, sono subito ricomparse le buche dopo le prime piogge.
Queste ultime, riparate alla meglio nei giorni scorsi, rendendo particolarmente insidioso percorrere queste strade prive anch’esse di un’efficiente segnaletica orizzontale.
Ma non tutti si sono lasciati impaurire dal tempo. Al mattino molti ginosini, sapendo che solo nel pomeriggio sarebbero arrivate le piogge, non hanno trascurato di recarsi numerosi alla raccolta delle olive. Attività divenuta solo per alcuni di rilievo economico. Per tanti invece è un attività di ritaglio, anche per procurarsi quello che è a tutti gli effetti un presidio slow-food: l'olio spremuto dalle proprie olive.
Condizioni che divengono peggiori sulla bretella di collegamento con le provinciali n°8 e 7 attualmente utilizzate al posto di un tratto della stessa 580 interrotto a causa del crollo del c.d. ponte dei sospiri.
Ginosa, uno dei bins in plastica che i frantoi utilizzano per contenere le olive |
Queste ultime, riparate alla meglio nei giorni scorsi, rendendo particolarmente insidioso percorrere queste strade prive anch’esse di un’efficiente segnaletica orizzontale.
Ma non tutti si sono lasciati impaurire dal tempo. Al mattino molti ginosini, sapendo che solo nel pomeriggio sarebbero arrivate le piogge, non hanno trascurato di recarsi numerosi alla raccolta delle olive. Attività divenuta solo per alcuni di rilievo economico. Per tanti invece è un attività di ritaglio, anche per procurarsi quello che è a tutti gli effetti un presidio slow-food: l'olio spremuto dalle proprie olive.
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