PD ALLA CONTA IN PROVINCIA. RICONFERMATO PUNZI A GINOSA, ELETTA LUCREZIA LAFORGIA A LATERZA.
Giuseppe Punzi, segretario circolo pd Ginosa |
Ginosa, al terzo
congresso del pd locale è stato rieletto il segretario uscente Giuseppe Punzi,
28 anni.
I cinque delegati provinciali che spettano al circolo di Ginosa sono Rosaria
Leserri, Dino Caruso, Rosa Rochira per la mozione Musillo-Renzi, Carmelita
Malagnini e Felice Bitetti, unico candidato a ricoprire una carica
amministrativa (è consigliere comunale di minoranza) per la mozione
Miccoli-Cuperlo. Entrambi i candidati alla segreteria provinciale erano
presenti al congresso ginosino per perorare le rispettive cause.
Alla fine le
due proposte hanno conquistato rispettivamente 97 voti e 48 voti, segnando
quindi una maggioranza schiacciante dell’area renziana, che fa capo al sindaco
di Firenze, Matteo Renzi.
Non erano presenti candidature a sostegno delgi altri
due candidati alla segreteria nazionale cioè Gianni Pittella (medico, lucano di
Lauria, vicepresidente del parlamento europeo) e Pippo Civati (filosofo,
lombardo di Monza, parlamentare pd) sostenuto a Taranto dal consigliere
regionale Anna Rita Lemma.
Il segretario rieletto Giuseppe Punzi si riserva di nominare
“in un secondo momento segreteria e direttivo”. Nel frattempo è già operativo
il coordinamento di circolo. Un gruppo di 20 ragazzi è specificato nel
comunicato “senza scheletri nell’armadio”.
Al congresso di venerdì scorso (1°novembre) hanno votato 145
tesserati su un totale di 160.
Questo per l’attuale gruppo dirigente è il segno
di un “partito democratico nuovo, un partito che da domani non sarà la luce
riflessa di nessuno ma brillerà solo e soltanto di luce propria”.
Lucrezia Laforgia, segretaria circolo pd Laterza |
Nel frattempo
anche nella vicina Laterza (7 chilometri da Ginosa, circa 15mila abitanti) l’intera
giornata di ieri, domenica 3 novembre è stata dedicata al congresso.
Con i
dibattiti al mattino e le votazioni al pomeriggio.
Qui si sono fronteggiate due
candidate l’arch. Irene Bruno dell’area cuperliana e Lucrezia Laforgia
dell’area renziana.
La prima nota professionista, l’altra un simbolo della
precarietà, ex titolare di un’agenzia assicurativa, con una serie di impieghi
nati per tamponare lo spettro di questi anni: la disoccupazione. L’ha spuntata Laforgia
al quale abbiamo chiesto a caldo come è nata questa candidatura e quali sono i
suoi obiettivi futuri.
Laforgia, benché giovane non é nuova all’impegno
politico e nel sociale con l’associazione Uragano. La candidatura dice “nasce
come dovere nei confronti di mio figlio che a nove anni ed è il futuro”.
La seconda
volta è stata quella giusta poiché la prima uscì battuta dall’arch. Toni
Gallitelli ma sottolinea il valore è sempre quello, “l’unità del partito". Poi aggiunge: "è un cambiamento non mediatico e non ci interessa il carrozzone” ma “ritornare tra la gente, riprendere
i consensi, spiegare come stanno le cose, affrontare i problemi e cercare di
risolverli”.
Non manca un accenno all’amministrazione laertina con cui si deve
“consolidare il rapporto”. “Dobbiamo ridiventare un tutt’uno e dare risposte a
chi ci ha votato” ha concluso prima di andare via a festeggiare la sua
elezione.
Nel suo direttivo, pur ringiovanito, non mancherà naturalmente una
congrua rappresentanza della mozione di Bruno che raccoglie il bagaglio di
esperienze di chi il partito l’ha guidato prima.
Da notare che anche nel
congresso laertino gli altri due candidati, Pittella e Civati, di fatto fuori
dai grandi circoli mediatici, non hanno trovato sostenitori pronti a
rafforzarne la linea.
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