PAURA A MARINA DI GINOSA, DISAGI PER GLI ABITANTI DI C.DA MARINELLA
QUOTIDIANO DI PUGLIA 9 OTTOBRE 2013
di Nicola NATALE
Il disastro ginosino fa il paio con l’alluvione avvenuta a
Marina di Ginosa nella notte tra il 1° ed il 2 marzo del 2011.
Allora non si
ebbero vittime ma ieri si sono avuti momenti di forte tensione.
L’assessore
all’ambiente Leonardo Galante ha disposto intorno a mezzanotte l’evacuazione
dei residenti in contrada marinella, la zona adiacente al torrente Galaso che
raccoglie le acque dei canali di bonifica.
Successivamente sia il torrente
Galaso che il Bradano sono ritornati ai livelli di guardia e gli abitanti sono
potuti tornare alle proprie case.
Marina di Ginosa contrada marinella dopo l'alluvione del Marzo del 2011 |
Scrutando però ancora con ansia il cielo e
solidarizzando con i ginosini così pesantemente colpiti. Anche i marinesi come
i ginosini oggi, furono diversamente colpiti dalle forze naturali abbatutesi su
di loro.
La maggior parte ne fu, due anni fa praticamente indenne, arrivando il
giorno dopo a Marina di Ginosa si vedevano mamme in giro con i carrozzini, due
chilometri oltre il disastro.
Strade e case invase dalla melma, esercizi
commerciali e attività artigianali ed agricole distrutte, lo stesso primo piano
del torre serena village invaso dalla melma fino a circa un metro.
Di tutto
questo i marinesi residenti nel tratto compreso tra la scuola media leone e la
clinica ove lavorava Bianculli, il ragazzo fino a ieri ancora disperso quasi non si accorsero, ma solidarizzarono presto quando capirono l’entità del disastro.
Marina di Ginosa durante l'alluvione del Marzo 2011. L'area allagata è quella del blue moon al termine di viale jonio |
Molta gente salì sui tavoli, alcuni sui terrazzi, altri furono recuperati con i
gommoni durante la notte, qualcuno al mattino.
Il giorno dopo uno scenario desolato
si presento, con il sole quasi beffardo a splendere di nuovo. Ma è proprio di
questi giorni la polemica sui risarcimenti mai arrivati, mentre altre regioni
del furono prontamente inserite nella legge finanziaria approvata dal governo
Monti.
Nel frattempo regione Puglia e comune di Ginosa completavano
faticosamente ed in mezzo amille incomprensioni i loro iter fino a giungere
alla completa ripartizione dei fondi. Il 24% dei danni attestati da perizie
giurate.
Ma i marinesi non hanno visto nemmeno quel 24%.
Johnny Zigrino, dirigente dell'ufficio tecnico di Ginosa |
I risarcimenti
conquistati dopo una lunga battaglia non sono arrivati, persi tra le
finanziarie e le leggi di stabilità, mentre qualcuno chiede che il presidente
Vendola intervenga concretamente per lenire i danni di questa sciagura che ha
colpito e scosso l’intera cittadinanza.
Sulla questione dell’assetto del
territorio, così pesantemente provato è intervenuto anche il responsabile del
settore tecnico ing. Giovanni Zigrino.
Il dirigente conferma danni su tutti i
passaggi interessati dal sistema gravinale, che non consta delle sole gravine
di rivolta e casale, le maggiori del territorio comunale, ma non le uniche.
Sono ore concitate dice con la “pratica impossibilità di effettuare una stima
pur sommaria dei danni che interessano in maniera massiccia la viabilità”.
Il
tecnico comunale ha confermato che non sono stati i canali occlusi a provocare
i danni bensì la velocità e la massa d’acqua passata in maniera talmente
veloce e con tale potenza da provocare un disastro che sarà ricordato negli anni.
Lo confermerebbe a suo dire il fatto che “i danni sono avvenuti anche in punti
alti del paese, quindi non c’entra il discorso dei canali”.
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