TICKET MENSA, LUDOTECA E DIMENSIONAMENTO INFIAMMANO L’OPPOSIZIONE
QUOTIDIANO DI PUGLIA 27 SETTEMBRE 2013
di Nicola NATALE
Un accanimento
sul ceto medio, altro che aiuti alle famiglie in difficoltà.
Pronta la
contro-replica del pd ginosino e marinese sull’aumento dei ticket per la mensa
nelle scuole e l’introduzione del ticket anche per la ludoteca “marcovaldo”
finora gratuita.
Ad occuparsene Enzo Giannico che aveva concepito con Cosimo
Vavallo del pd la nota contro gli aumenti. Nota poi diffusa dal segretario del
pd ginosino Giuseppe Punzi. L’amministrazione con una lunga nota, ben
argomentata, ha spiegato la logica seguita nel suddividere per fasce di reddito
il pagamento del ticket*.
Pd Ginosa, la sede di via Camillo Benso, conte di Cavour |
Ma l’opposizione pur ringraziando per i chiarimenti
continua a criticare il provvedimento, per il quale si è scatenata la solita
puntuale animata discussione su facebook.
Per il pd l’amministrazione retta da
Vito De Palma ha confermato che
dalla posizione 101 in poi nella fascia più debole, quella tra zero e quattromila euro
di reddito isee, il ticket si paga 1,5 euro.
Questo per il pd significa “discriminare
le famiglie che hanno le stesse condizioni disagiate”: non importa che il
reddito di questi ultimi sia leggermente superiore ai primi cento.
Il punto
vero dichiara Giannico è che si è colpito pesantemente il ceto medio scaricando
su questi ultimi gli aumenti.
Massimo Castria (lista inglese) |
Il ragionamento seguito dal pd è che la famiglia media
ginosina ha un reddito intorno ai 21mila euro, cosa che la spinge
immediatamente nella fascia alta che paga 3,5 euro al giorno. Vale a dire circa
84 euro al mese per 24 pasti. “Quindi abbiamo che chi vive una situazione di disagio ed ha redditi bassi deve subire l'onta della discriminazione, la famiglia media invece viene considerata già ricca e si ritrova nella fascia alta”. “Bella equità” concludono dal pd.
Enzo Giannico, consigliere comunale di minoranza pd marina di ginosa |
Ma l’offensiva non finisce qui e, sempre sulle scuole, Enzo Giannico (pd) e Massimo Castria (lista inglese) puntano il dito contro la mancata pronuncia del Comune in
merito alla autonomia dei quattro istituti comprensivi.
“Istituti
sottodimensionati rispetto al piano scolastico regionale che hanno iniziato
l’anno scolastico con tre reggenti, solo uno ha le carte in regola per
mantenere dirigente e direttore dei servizi generali ed amministrativi(dsga)”.
Per
questo lista inglese ribadiscono che “non possiamo continuare a far finta
di non conoscere il problema del dimensionamento scolastico o di ignorarlo, la
politica deve assumersi le responsabilità e definire, una volta per tutte,
l’organizzazione del “sistema scolastico ginosino”, evitando che in mancanza,
sia la Regione a farlo per noi”.
Il costo dei ticket in altri comuni d'Italia |
Per la minoranza bisogna disegnare la nuova configurazione scolastica partendo dall’istituto comprensivo di Marina di Ginosa “Raffaele Leone”. Non basta dire che “deve rimanere autonomo perché distante 21 chilometri dal comune madre ma bisogna invece avere il coraggio di fare scelte nella direzione dell’efficienza, della qualità formativa e che coinvolgano gli attori scolastici e la comunità tutta”.
Per i consiglieri Enzo Giannico e Massimo Castria, entrambi di Marina di Ginosa che firmano la nota “non si può continuare ad amministrare con provvedimenti transitori e di rimando, bisogna cancellare definitivamente il concetto di provvisorio, specie per le nuove generazioni”.
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