MARINA DI GINOSA THE ROUGH GUIDE


La spiaggia di Marina di Ginosa nei pressi del lido La Baita

QUOTIDIANO DI PUGLIA 15 AGOSTO 2013

di Nicola NATALE

Ginosa marina cambia eppure rimane uguale a sé stessa. Anche dall’alto delle sue quindici bandiere blu, a dimostrazione di un impegno encomiabile per la tutela ambientale ed in particolare della risorsa mare. 
E’ proprio quel vessillo a generare un’attenzione tutta particolare alla limpidezza delle acque ed all’ambiente sensibilissimo della cittadina nata ufficialmente nel 1957 con la benedizione dello scomparso senatore Emilio Colombo che inaugurò la “nuova borgata rurale”. 
Piazza Stazione a Marina di Ginosa
Un ambiente che ti accoglie spesso con uno scirocco assassino nei mesi estivi ma ti delizia anche con i profumi dei pini che giungono dai giardini privati, dal parco comunale e dall’immensa pineta regina di proprietà regionale chiusa a residenti e turisti  da tantissimi anni. Questo naturalmente non è bastato a salvarla da uno spaventoso incendio che il 17 e 18 luglio del 2012 ha distrutto un’amplissima parte proprio lungo il viale d’arrivo.
Arrivare a marina di Ginosa e vedere tutti quei tronchi riarsi testimonia che non basta la natura bellissima e l’impegno degli uomini dell’agenzia regionale irrigua e forestale e della protezione civile a salvarla dai barbari. E’ quasi scomparso il profumo degli eucalipti ma ritornerà.
Marina di Ginosa presso Torre Mattoni
Molti hanno fatto di tutto nel tempo per deturpare quest’angolo di paradiso dalle spiagge larghissime, di sabbia fine di un bel beige e dalle acque bassissime,  a prova delle mille ansie di una madre. 
Per fortuna non ci sono riusciti pienamente e sacche di bellezza si possono trovare soprattutto nell’area di Torre Mattoni e del Lago Salinella, riserva naturale biogenetica istituita con decreto ministeriale nel 1977. 
Un’area interamente iscritta nel libro nazionale dei boschi da seme che conserva i resti di una torre di guardia risalente al 1500 (torre mattoni) e un lago costiero retrodunale (salinella) che occupa l’antico alveo del Bradano e che è oasi prediletta anche da numerosi uccelli migratori. 
Marina di Ginosa torre serena
Vicinissimo e dopo lunghe battaglie è stato costruito il torre serena village, un complesso residenziale che consta di 400 camere, al momento l’unica concessione marinese al turismo organizzato dai tour operator. Per il resto il turismo a Marina di Ginosa è stato quasi sempre locale, fatto di case vacanze ora usate dai proprietari, ora concesse in affitto. Molti ricordano con nostalgia gli anni ’70 ed ’80 quando l’immaginario vacanziero dell’italiano medio era diverso da quello di oggi ed i voli low cost non esistevano. Erano gli anni delle discoteche “blue moon” e del “bee bop a lula”, poi seguiti dall’effimero successo della favolosa discoteca d.n.a. Nel tempo anche i turisti sono cambiati: all’egemonia di potentini, materani e altamurani ancora ben presenti, si sono aggiunti santermani e gravinesi. Non di rado sono stati gli stessi turisti ad aprire esercizi commerciali e contribuire all’enorme sviluppo edilizio. Che a zone e ville di pregio unisce veri e propri ammassi cementizi.
Tutto deriva dall’espansione edilizia massiccia avutasi a partire dagli anni ’70  fino ai nostri giorni che poco ha lasciato alla qualità dell’abitato in nome del diritto, per chi poteva, ad una casa al mare.
Marina di Ginosa non é snob, non è ricercata, ma accoglie tutti e solo una piccola frangia vorrebbe, elevando i costi, selezionarne gli arrivi. Il turismo imperterrito continua a premiarla, nonostante i classici disservizi di una cittadina che dai circa cinquemila residenti fissi in inverno arriva a punte di sessantamila persone.
Il progetto del porticciolo di Marina di Ginosa.
Se ne parla dagli anni '80 ma no è stato mai autorizzato 
Marco Sanapo, un marinese doc, appena qualche giorno fa ne tesseva così le lodi: “giunto al largo col materassino ho visto una cartolina stupefacente, una costa invasa di gente, appezzamenti di colore, bandiere, aquiloni e nei lidi musica a palla, gente in acqua che ballava e si divertiva, ai critici dico staccatevi da facebook e scendete ad apprezzare la grande meraviglia chiamata Marina di Ginosa”
Questo spirito così orgoglioso ha dato linfa nel tempo alla voglia di autonomia dal comune madre, cui spesso si addebitano un certo ritardo di sviluppo e la responsabilitá di alcune scelte urbanistiche. 
Pertanto l’attesa è grande anche con riferimento al porticciolo, promesso dai tempi dell’amministrazione Calabrese negli anni ’80 e ripromesso dall’attuale sindaco Vito De Palma agli albori degli anni ’10. 
Tutto si è concentrato in questi anni nelle dotazioni infrastrutturali essenziali, strade, reti idriche e fognanti, pubblica illuminazione, metano e qualche piazzetta di tanto in tanto. 
I lunghi viali pianeggianti sono fatti apposta per le bici e il giro-struscio nel tardo pomeriggio è un must. 
I delfini avvistati a Marina di Ginosa e nel golfo di Taranto.
Lo stesso cinema all’aperto per lungo tempo ha suggellato sentimenti ora effimeri ora duraturi, mischiando allegramente la clientela sofisticata del vicino resort riva dei tessali con quella più popolare proveniente da Ginosa e dintorni.
A tutto questo si sommano le  frequentatissime manifestazioni organizzate dalle numerosissime associazioni di concerto con commercianti cui va il ringraziamento del cons. comunale Sara Di Taranto a nome dell’intera amministrazione.
Marina di Ginosa è quindi un universo in continuo movimento allietato da ultimo dalla presenza di una numerosa colonia di delfini e dalla costruzione di un parco avventura nei pressi di Torre mattoni. 
Un grande immenso parco giochi dominato dal mare, che detta ritmi e caratteri alla cittadina. Eccessiva d’estate e fascinosa in inverno: provare per credere.
Quotidiano di Puglia Marina di Ginosa articolo del 15 Agosto 2013

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