LATERZA MEDAGLIA D’ORO A TAMBORRINO. PRIMA NAZIONALE PER ERODIADE
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Il momento della consegna della benemerenza a Tamborrino |
di Nicola NATALE
Prima nazionale
ieri sera a Laterza per l’opera “Erodiade” del maestro Giovanni Tamborrino.
L’opera è un monologo composto da
Giovanni Testori, scrittore e drammaturgo e giornalista scomparso nel 1993. Tutto
si snoda attorno alla figura tormentata di Erodiade, la concubina di Erode e
del suo amore impossibile per Giovanni Battista. Il riferimento storico serve
per denunciare con l’arte l’assurdità tutta presente del femminicidio.
Di
questo abbiamo parlato con il maestro Giovanni Tamborrino insignito sabato 18 Agosto della
medaglia d’oro della città di Laterza per il suo impegno per la cultura. Il compositore è stato premiato anche a maggio scorso con l’assegnazione del premio nazionale Franco Abbiati per
“mare metallico” dedicato al dramma dell’ilva di Taranto. Il riconoscimento è
stato consegnato dal sindaco Gianfranco Lopane e dal consigliere Leonardo Matera.
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Laterza il palazzo marchesale durante "Erodiade" |
Qual è la sensazione, parlando di profeti,
ad esser riconosciuti tali in patria?
Sono un po’
restio a queste cose, ma ho accettato perché i nostri sono luoghi dell’assenza,
per questo di forte ispirazione per chi vuole fare ricerca. Quando entrai in ruolo come professore nel 1989
scelsi Bologna ma fu un anno perso. L’ispirazione tornò a Matera, risiedendo
nel mio paese con i suoi profumi e le sue situazioni. Qui si può creare proprio
perché è un “deserto puro” culturalmente parlando. L’esperienza del festival
della terra delle Gravine è significativa ed è anche per quell’esperienza che
ho ricevuto questo riconoscimento. Quello fu un grande progetto che si affiancò
al festival della valle d’Itria proprio per le sue caratteristiche di progetto
e il luogo principale era proprio la gravina di Ginosa, un grande teatro
all’aperto.
Cosa l'ha spinta a realizzare delle opere
che difficilmente vengono comprese dal grande pubblico?
Ieri c’è stata
un’esplosione di gente, di conseguenza le opere arrivano. Noi pensiamo che il
pubblico sia sempre fermo, invece ci sono tantissimi che vanno avanti. Ieri non
c’era un pubblico popolare ma c’era
un pubblico che ha scelto di venire a vedere. Da Brindisi, da Matera, da
Taranto, da Bari. Il tema del femminicidio, anche con un linguaggio molto
colto, ha emozionato tutti.
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Da sx Leonardo Materza, con. com. Giovanni Tamborrino ed il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane |
E’ arrivato prima il premio Abbiati, poi la
medaglia d’oro…
Un
riconoscimento nazionale alla Scala di Milano, con un premio andato anche a
personalità come Muti chiaramente convince tutti, compresi coloro che non
seguono la mia musica e non se ne intendono.
E’ più difficile fare produzioni partendo
da Matera, dal sud?
Lo è, anche
perché in Italia non ci sono quasi più finanziamenti per la cultura, per le
opere dal vivo. Bisogna auto-prodursi come é stato con quest’opera prodotta un
po’ dal Comune di Laterza ed un po’ da me.
Se le fosse riproposta la direzione
artistica di un rinato festival delle gravine accetterebbe?
Certo che sì, si
deve ripartire assolutamente. Da quando abbiamo lasciato non c’è più nulla. Gli
amministratori devono sapere che i fondi non vengono dati a caso per una sagra
o per ginosaestate o laterzestate. In regione i fondi vengono dati per grandi
progetti importanti firmati da professionisti, io questa cosa la sto spiegando
da anni. Si tratta di realizzare opere di qualità, non sagre.
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