200 BRACCIA PER L'OMG. PADRE UGO DE CENSI: "QUATTRO PAROLE SULL'OPERAZIONE"


Uno dei tanti ponti del Perù, nazione montuosa per eccellenza
QUOTIDIANO DI PUGLIA 29 AGOSTO 2013
di Nicola NATALE
Allarga il cuore la storia dell’operazione mato grosso. 
Un movimento che affonda le proprie radici anche a Ginosa dove per primo la fece conoscere nell’ormai lontano 1995 don Luigi Cremis, quando era un professore di geologia di ritorno dagli States. 
In questi giorni, fino a domenica, sono ospiti del plesso giovanni paolo II° circa 100 volontari provenienti da tutt’Italia per donare una loro settimana a favore dei poveri dell’America Latina. 
Ginosa scuola dell'infanzia giovanni paolo II°
Ci sono ragazzi, ci sono famiglie con bambini, ci sono giovani che si adattano a fare tutti i tipi di lavoro, dal trasloco alla vendemmia, dal giardinaggio alle tinteggiature. Il tutto nel classico stile omg di recente rinfrescato da padre Ugo De Censi, il fondatore 89enne dell’operazione che ormai conta presenze stabili in 78 comunità sudamericane. La presenza più forte in Perù, sulle Ande dove la vita è sempre più difficile e povertà e miseria ricompaiono sempre. 
A Ginosa l’Omg è una realtà forte che non solo è capace di mandare due container all’anno di cibo ma anche “produce” volontari che danno all’omg ben più che una settimana di vacanza-lavoro o parte del loro tempo libero. Tra questi il ginosino Antonio Castria che si recherà probabilmente in Bolivia per due anni a dar prova di una cooperazione che non di rado è molto più essenziale e fattiva di quella finanziata con soldi pubblici. 
Gran parte di questo coinvolgimento lo si deve a Michele Calabrese detto “michelone”, letteralmente un gigante buono che con il suo esempio ha creato un gruppo coeso capace di piantarsi davanti ai supermercati e chiedere una scatoletta di tonno, un pacco di farina o di pasta per quelli che in televisione vediamo sempre meno: i poveri. E quando c’è da caricare il container la manodopera giunge in forza non solo da Ginosa, ma anche da Laterza, Gioia del Colle, Fasano, Massafra e persino da Roma. Michele fa continuamente la spola tra l’Italia, Lima e la selva.
Padre Ugo De Censi, il fondatore dell'omg
In uno dei suoi viaggi gli è capitato anche di accompagnare Mario Vargas Llosa, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura. Anche lui contribuisce in maniera concreta ad aiutare i volontari di Padre Ugo. La regia di questo movimento la si deve al gruppo ma potrebbero essere utili i numeri di Giuseppe Dragone 339 3546590 Enzo Tria  335 8471029 Michele Calabrese 338 4417883.
Per capire qualcosa dell’omg bisognerebbe però vivere l’esperienza, possibile in quasi tutta Italia dove piace sempre di più lo stile semplice ed asciutto.
Memorabili le quattro parole dette a gennaio scorso da padre Ugo De Censi a Firenze nel salone dei 500 che sintetizzano come non mai l’esperienza con l’omg: "silenzio, fare fatica, fare le cose con arte e saper perdere. Con queste si può andare alla ricerca di Dio se no ciao” ha chiuso lapidario padre Ugo. Un messaggio che può anche allontanare per la sua ruvidezza ma che regala esperienze straordinarie.
Da donazioni insolite e anonime fatte in piena fiducia alla generosità di un poliziotto volontario che ad un furgone pieno zeppo di viveri e senza alcuna bolla di accompagnamento regala 50 euro per il carburante invece che una multa.

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