GINOSA LATERZA CASTELLANETA INCUBO TARES. INSODDISFAZIONE PER LA RACCOLTA
QUOTIDIANO DI PUGLIA 29 GIUGNO 2012
di Nicola NATALE
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Ginosa secchi in plastica per la raccolta differenziata |
Ginosa, Laterza
e Castellaneta sotto i colpi della tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui
servizi. E ciascuna con situazioni differenziate per quanto riguarda le loro raccolte dei rifiuti, affidate a
ditte diverse, di cui tutti in maniera indistinta si lamentano.
Basta scorrere
blog, web-tv e soprattutto facebook per scoprire intere enciclopedie di disservizi
e appelli ad una migliore pulizia. O banalmente farsi un giro per strade urbane
e campagne.
Da una parte ci sono le aziende che per aumentare i ricavi tendono a non rispettare integralmente i capitolati d’appalto, nonostante
figure specifiche pagate per sorvegliarne l’esecuzione puntuale, dall’altra la diffusa diseducazione ed indifferenza dei cittadini
per il sommo bene dell’igiene e del decoro urbano e delle campagne circostanti. In mezzo la politica.
Un mix fatale che mette in seria difficoltà gli sforzi
ammirevoli di quanti si stanno dando da fare per riconvertire al turismo queste
cittadine poco conosciute della Puglia, provando a replicare in terra jonica il
successo delle terre del salento.
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I cassonetti in uso a Laterza (Taranto) |
Ha colpito molto l’approccio alla raccolta
differenziata dei rifiuti, vissuta come se si dovesse sperimentare la fusione a
freddo, con gente che addirittura postava su facebook foto del cassonetto
dandogli l’addio. Non si capiva se con gioia per la scomparsa o con dolore per l'addio.
Volta per volta non vanno bene gli orari, il numero e la grandezza dei secchi in plastica per quanto riguarda il servizio porta a porta, la c.d raccolta differenziata spinta. Ideata e fatta propria dai comuni proprio perché con i cassonetti differenziati pochissimi cittadini si prendevano la briga di separarli.
Volta per volta non vanno bene gli orari, il numero e la grandezza dei secchi in plastica per quanto riguarda il servizio porta a porta, la c.d raccolta differenziata spinta. Ideata e fatta propria dai comuni proprio perché con i cassonetti differenziati pochissimi cittadini si prendevano la briga di separarli.
A Ginosa il servizio è affidato per sette
anni alla teknoservice dal luglio 2012, a Laterza alla ecologica pugliese per
nove, a Castellaneta si aspetta che finisca l’appalto di avvenire. Un appalto
che a detta di uno stesso componente della giunta Gugliotti, l’assessore Rocco
De Marinis “non fu fatto bene”. Per l’assessore “il cambiamento di alcune
pedine ed un management più castellanetano” dovrebbe risolvere il problema, ma
in generale il timore per come saranno gestiti i rifiuti, soprattutto nelle marine di Ginosa
e Castellaneta invase da turisti, è molto presente.
A complicare il quadro non
facile condito da contenziosi
giudiziari talvolta con esborsi milionari, discariche, inceneritori arriva ora
la famigerata tares. In questi giorni nelle caselle postali di ginosini e
castellanetani è piovuto il pagamento dell’acconto della tares.
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La nuova sigla data alla tassa per la raccolta dei rifiuti, extarsu |
Dicesi bene
acconto, perché l’ultima rata arriverà entro il 30 novembre per i ginosini e
pressappoco negli stessi giorni per i castellanetani.
L’acconto 2013, almeno per Ginosa, fa pagare la raccolta differenziata dei rifiuti 1,38 euro per
metro quadro senza distinzione tra garage o abitazione. Per un appartamento di
90 metri quadri e un box di 27 metri quadri vanno via circa 160 euro. Cosa succederà nei prossimi consigli
comunali, visto che per legge bisognerà aumentare di trenta centesimi a metro
quadro la tariffa che tenderà a coprire integralmente i costi del servizio?
In
molti temono una stangata. Va detto che però tale maggiorazione andrà a coprire
i costi dei servizi indivisibili comunali quali la manutenzione del manto
stradale, la pubblica illuminazione ed altre voci. Tuttavia questa maggiorazione non andrà direttamente nelle casse dei comuni: sarà riservata allo stato. E' evidente la non linearità di ragionamento nella concezione della tariffa che mette assieme cose troppo diverse e non direttamente controllabili e si scontrerà tra l'altro con i redditi sempre più magri di gran parte della popolazione. Se da un lato è giusto che i cittadini paghino integralmente il costo del servizio di raccolta rifiuti e mettano mano al portafogli per garantirsi strade decenti, dall'altro deve essere sempre più evidente e trasparente il nesso tra tasse pagate e servizio ricevuto.
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