MAGGIO GINOSINO: I MAESTRI SI INNAMORANO DELLA GRAVINA
di Nicola NATALE
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Davide Giove, direttore artistico del Maggio ginosino con il maestro Antonio Amenduni e Rosa Martemucci |
Volge al termine
il maggio ginosino, ovvero un cartellone unico per la musica colta.
Con la
partecipazione di maestri di riconosciuta fama internazionale: impressionanti
le loro biografie.
Ne sono promotori symbola, l’associazione abruzzese amici
della musica, spazio arte che gestisce le attività del Castello Normanno
nell’ambito del programma regionale bollenti spiriti e la casa musicale cassano.
La direzione artistica è affidata al maestro Davide Giove, mentre i masterclass (lezioni interattive con un maestro di alto livello) e alcuni corsi di specializzazione sono stati affidati al maestro Antonio Amenduni, primo flauto presso l’orchestra del teatro all’opera di Roma.
La direzione artistica è affidata al maestro Davide Giove, mentre i masterclass (lezioni interattive con un maestro di alto livello) e alcuni corsi di specializzazione sono stati affidati al maestro Antonio Amenduni, primo flauto presso l’orchestra del teatro all’opera di Roma.
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I partecipanti al masterclass di flauto sul pianoro retrostante il Castello |
Il concorso “Città di Ginosa" è stato invece affidato
al maestro Gabriele Maggi.
Tra venerdì 24 maggio e sabato 25 si sono tenuti quattro eventi, tutti concentrati sul flauto e tutti utilizzando le più belle cornici ginosine. Vale a dire la chiesa madre, il castello normanno, la corte interna di palazzo tarantini.
Tra venerdì 24 maggio e sabato 25 si sono tenuti quattro eventi, tutti concentrati sul flauto e tutti utilizzando le più belle cornici ginosine. Vale a dire la chiesa madre, il castello normanno, la corte interna di palazzo tarantini.
Più che positiva, in qualche caso entusiasta, l’accoglienza del
pubblico, nonostante la musica classica necessiti spesso di una preparazione
musicale per cogliere appieno la validità delle esecuzioni.
Ma il maggio
ginosino non è stato solo dedicato ai flauti. Ci sono stati seminari di violino
e concerti con il maestro Francesco Manara (primo violino orchestra teatro alla
scala), un masterclass di sassofono ed un concerto con il maestro Federico
Mondelci (orchestra sinfonica di san Pietroburgo) e per finire un seminario con
il maestro e professore di tromba Marco Pierobon.
L’altro appuntamento in cartellone è previsto per sabato 1° giugno sempre al Castello Normanno ore 20:30. Con il titolo di "Viva Verdi" andrà in scena un recital lirico con brani tratti dalle opere più celebri del maestro di Busseto.
Ad eseguirle saranno Gerardo Spinelli (baritono) Eleonora Plati (soprano) Silvia Barletta (soprano) Giuseppe Ranoia (basso) Teresa Balacco (mandolino) Angela Pascale (pianoforte).
Insomma un programma completo che consolida e certifica la grande tradizione musicale ginosina,
che vede ottimi professionisti inseriti in orchestre, gruppi e contesti spesso di caratura
nazionale.
Il concorso e il maggio ginosino sono un ottimo modo non solo per valorizzare l’ingente patrimonio storico, interessato negli ultimi anni da corposi restauri, ma anche un veicolo di promozione turistica. Un maestro alloggiato in un piccolo albergo sapientemente ristrutturato nel cuore del centro storico, con invidiabili affacci in gravina, ha scelto di ritornarvi in vacanza. Colpito qualcuno ha detto “dalla grande energia” che si sprigiona dal panorama ancestrale della gravina.
L’altro appuntamento in cartellone è previsto per sabato 1° giugno sempre al Castello Normanno ore 20:30. Con il titolo di "Viva Verdi" andrà in scena un recital lirico con brani tratti dalle opere più celebri del maestro di Busseto.
Ad eseguirle saranno Gerardo Spinelli (baritono) Eleonora Plati (soprano) Silvia Barletta (soprano) Giuseppe Ranoia (basso) Teresa Balacco (mandolino) Angela Pascale (pianoforte).
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Maggio ginosino: il pubblico nella sala con vista sulla gravina del Castello Normanno |
Il concorso e il maggio ginosino sono un ottimo modo non solo per valorizzare l’ingente patrimonio storico, interessato negli ultimi anni da corposi restauri, ma anche un veicolo di promozione turistica. Un maestro alloggiato in un piccolo albergo sapientemente ristrutturato nel cuore del centro storico, con invidiabili affacci in gravina, ha scelto di ritornarvi in vacanza. Colpito qualcuno ha detto “dalla grande energia” che si sprigiona dal panorama ancestrale della gravina.
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La Gravina di Ginosa, uno scorcio sul casale |
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