IL CENTRO SOCIO-EDUCATIVO, UN APPALTO DA 800MILA EURO
QUOTIDIANO DI PUGLIA 23 MAGGIO 2013
di Nicola NATALE
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Marina di Ginosa, l'area di via Dalmazia, ove si tiene il mercato |
Molti, fino a
ieri, non sapevano neppure dell’esistenza della struttura al centro
dell’inchiesta della guardia di finanza.
Il centro socio-educativo diurno per minori e disabili è a Marina di Ginosa, alla fine di via Pordenone,
ovvero all’entrata di Marina di Ginosa sulla destra. Vicino all’area ove si
svolge ogni venerdì il mercato, quella che i tecnici chiamano lottizzazione
zanelli. Attualmente la struttura è incompleta poiché mancano l’intonaco e gli
infissi. Anche questa iniziativa non si era sottratta al consueto battage propagandistico affidato ad un comunicato stampa prontamente riportato, senza commenti, da vari organi
di comunicazione vicini all’amministrazione.
In quell’occasione si parlò
esplicitamente degli 800mila euro stanziati dal fondo europeo di sviluppo
regionale per la realizzazione del complesso. Una costruzione da 350 metri
quadri con un’area recintata ed attrezzata, 4 laboratori per attività
ricreative e culturali con annessa biblioteca, un campetto polifunzionale, un
anfiteatro, attrezzature ludiche all’esterno e zona verde per complessivi 2.500
metri quadri.
L’iniziativa fu presentata come un valido gioco di squadra tra
tutti i comuni componenti facenti parte dell’ambito 1, che ha proprio Ginosa
come comune capofila oltre a Laterza, Castellaneta e Palagianello. Finalità
alta, scopo encomiabile ma che si scontra ora con le complesse attività poste
in essere non solo per la sua realizzazione, ma anche per la sua gestione.
Attualmente due altre strutture, con esplicita finalità sociale, giacciono inutilizzate in Ginosa, sebbene
concepite ed in parte realizzate già prima del 2001. Si tratta per l’inciso, ed
anche qui Quotidiano ne ha già parlato, della strutture poste appena dopo la casa famiglia sulla ex
ss580. L’una doveva ospitare minori a rischio di devianza, l’altra disabili che
non avevano più il sostegno genitoriale. Entrambe, per problemi di diversa natura, non hanno mai funzionato. Il destino del centro socio-educativo sembra essere diverso però, nonostante la vicenda giudiziaria, che deve ancora definirsi.
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