TV E NON PIU' TESSUTI. DA MIROGLIO A Q.BELL, FIRMATO A ROMA L'ACCORDO
QUOTIDIANO DI PUGLIA 9 APRILE 2013*
di Nicola NATALE
Roma La firma dell'accordo al Ministero dello sviluppo |
Q.bell si
insedierà a Ginosa.
Ieri la folta delegazione di cassintegrati miroglio è scesa
col sorriso finalmente dalle scale del ministero dello sviluppo.
Fotografie,
abbracci nella solenne sala romana: una giornata liberatoria, dove non è mancata
la commozione.
Cessa un incubo durato 4 anni, con manifestazioni ed iniziative
continue dei lavoratori per difendere il loro posto di lavoro, per impedire
alle istituzioni di dimenticarsi degli oltre 250 lavoratori divenuti nel
frattempo 191.
Si chiude il capitolo tessile, si apre il capitolo assemblaggi
elettronici. L’accordo con la fabbrica di televisori di Remanzacco (Udine) è
stato firmato alla presenza del sottosegretario allo sviluppo economico Claudio
De Vincenti e del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Presente
l’amministratore delegato della società friulana Giuliano Macripò che
praticamente firma un accordo raro nell’Italia del milione di licenziamenti
certificati dal ministero del lavoro nel solo 2012.
Al centro Giuliano Macripò (Q.bell) da sx l'ass. Mario Toma, il pres. del cons. com. Vincenzo Russo, il sindaco Vito De Palma ed il cons.reg. Pietro Lospinuso |
La sfida è assemblare in
Italia televisori e monitor lcd di ultima generazione i cui componenti base sono prodotti da Mjs
manufacturing con sede in Cina a Shenzen nella “regione” del Guangdong.
La
Q.bell ha stretto accordi con catene commerciali che permetteranno finalmente
ad un’azienda italiana di essere presente con prodotti elettronici, in
particolare tv e monitor di ultima generazione. Immediate sono giunte le
reazioni, ancor prima del termine dell’incontro, chiusosi intorno alle 19.
Per
prima quella dell’amministrazione ginosina, a seguire quella della filctem
cgil. Il sindaco Vito De Palma ha sottolineato “la determinazione di
lavoratori, politica e sindacati con la quale si è ottenuto questo straordinario
risultato di 105 lavoratori che saranno riassunti a tempo pieno ed
indeterminato entro il 1° ottobre 2013”.
Lo stabilimento, per facilitare la
reindustrializzazione, è stato prima ceduto dalla miroglio all’amministrazione
ginosina poi quest’ultima lo cederà alla Q.bell.
Già dal 18 Aprile sono
previsti i primi sopralluoghi dell’azienda subentrante nei capannoni ora
deserti di contrada girifalco.
Intanto la Wollo, la
società incaricata da Miroglio di trovare una soluzione all’abbandono delle
attività produttive in sud Italia, lavorerà per trovare una soluzione anche ai
rimanenti 86 cassintegrati che al momento, come gli altri, non ricevono più il sussidio.
Lo
stabilimento da riutilizzare è quello castellanetano, non a caso era presente a
Roma oltre al consigliere regionale Pietro Lospinuso ed al sindaco di Laterza Gianfranco Lopane, anche il sindaco di Castellaneta Giovanni
Gugliotti.
Uno dei momenti della presentazione dell'accordo durata diverse ore e preceduta da "riunioni "ristrette" tra gli attori principali della vertenza. |
Per la filctem cgil si
tratta di una vittoria dei lavoratori: “ogni altro commento non solo è
superfluo, ma potrebbe risultare inesatto”.
Giuseppe Massafra, segretario provinciale del sindacato di categoria sottolinea in
particolare che "nell’accordo sottoscritto ogni utilizzo futuro degli
stabilimenti miroglio di ginosa e castellaneta non potrà prescindere dalla
riassunzione degli operai lasciati fuori dall’accordo".
Un accordo ha aggiunto
il presidente Nichi Vendola che è “l’inizio di un cambiamento e non un punto di
arrivo” e con la sua presenza suggella forse la parola fine ad una delle
vertenze più incredibili tra le oltre 150 che il Ministero si è trovato ad
affrontare.
Anche perché per usare le parole di Tiziana Marini della femca cisl
“il territorio si riscopre protagonista di attività produttive di rilievo”.
Le foto di festeggiamento sono state tantissime. |
La Provincia ora si assumerà
nuovamente il costo della riqualificazione professionale con corsi specifici
richiesti dalla direzione Q.bell, dopo averne già finanziati altri di tipo
generale negli anni scorsi. A Luglio 2013, i primi 70 lavoratori rientreranno,
seguiti dagli altri 35 a novembre. Quello sarà un bel momento. La storia di
questi lavoratori è un esempio di costanza e determinazione, quasi un modello
nell’Italia che brucia.
*cliccando sul motore di ricerca interno, in alto a sinistra, si può trovare tutta la storia di questa lunga vertenza raccontata in decine di articoli apparsi sul Quotidiano.
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