LATERZA, PARTE DALLA PROVINCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL PD JONICO. TEMA L’ITALIA GIUSTA, SVOLGIMENTO FAR PAGARE CHI HA DI PIU’
QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 GENNAIO 2013
di Nicola NATALE
Laterza, l'avvio della campagna del Pd, nella sala servito. |
Parte da Laterza
la campagna elettorale del PD jonico.
Venerdì sera, nella saletta Servito c’erano l’on. Ludovico Vico,
l’assessore regionale Michele Pelillo, il cons. reg. Michele Mazzarano a
esaltare la “portata storica” delle primarie tra i candidati pd al Parlamento.
Come anfitrioni Lucrezia Laforgia, il vicesindaco Sebastiano Stano ed il sindaco di Laterza Gianfranco
Lopane. Va subito al punto Mazzarano: “le primarie erano l’unico rimedio al
porcellum, l’attuale legge elettorale, quelle degli altri sono storielle". Senza
trascurare aggiunge “possibili penalità dall’Europa se la legge elettorale
fosse stata cambiata nell’imminenza delle elezioni”.
Poi l’orizzonte: “la crisi
non finirà domani, non voglio illudervi, servirà ancora rigore, la ricetta è
far pagare chi ha di più”.
Non manca il riferimento alla scarsità del personale
sanitario, alla necessità di un nuovo ospedale pubblico a Taranto da 6-700
posti letto ed infine l’appoggio alla senatrice Finocchiaro: “non sarà la
senatrice di Taranto, ma è una risorsa del pd per le problematiche di Taranto
che hanno portata nazionale”.
Dal canto suo il sindaco Lopane rivendica
attenzione ai territori, alle serie difficoltà dei bilanci degli enti locali
che comunque non ostacoleranno per Laterza “con un debito nel 2011 di 14,5
milioni di euro il finanziamento di molti progetti che potranno essere
cantierizzati nel 2013”.
L'on. Ludovico Vico (pd) |
Un cenno anche all’adozione del piano di protezione
civile finora assente a Laterza. Poi l’entrata in scena di Vico, reduce da un
incontro sulla strada statale 7-ter bradanico-salentina: “non sono un uomo di
spettacolo, vi dirò quindi che c’è qualcosa solo per l’estremo sud del
Salento”.
Per l’onorevole originario di Manduria il sud oscilla tra
martirologio e spettacolarità “come dimostra l’ultimo duello Berlusconi
Santoro, poi c’è la realtà”.
E la realtà è “mettere in sicurezza chi il lavoro
non l’ha perso, assicurare gli ammortizzatori sociali e ricostruire la
famiglia”.
Famiglia che “soffre in silenzio e se parla si scaglia contro la
classe dirigente”.
Insomma dice Vico “la Natuzzi vivrà o morirà, mi voglio
occupare di queste questioni”. “Certo” dice simpaticamente “poi dobbiamo
vincere, e vi ringrazio per non avermi dato nemmeno un voto alle
“parlamentarie.”
“Ti vogliamo bene comunque” risponde pronta Laforgia quasi
dimentica dei 33 voti presi da Vico, rispetto ai 203 di Pelillo, ai 203 di
Finocchiaro o ai 106 di Ressa.
Conclude Vico rilanciando la proposta di Bersani
di togliere l’imu al di sotto dei 500 euro: “chi ha di più paghi, o no?”.
Chiude la serata, finita con un
rinfresco, l’assessore Pelillo che è il più convincente nel difendere la scelta
della Finocchiaro e nel dare le dimensioni esatte della discriminazione del sud
ad opera di Tremonti, stampella prima del pdl ora della Lega.
Per Taranto
serviva “una figura di grande spessore e con umiltà e generosità abbiamo
rinunciato io al 3° posto in Senato e Vico all’8° alla Camera”. Anche per lui
però bisognerà ancora “fare sacrifici, ma in un’Italia giusta come dice lo
slogan quanto mai azzeccato della campagna pd per le politiche del 24 e 25
febbraio del 2013”.
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