GINOSA, DE PALMA: LISTE PDL SENZA TARANTINI, TRADIMENTO POPOLARE


 di Nicola NATALE
Gianfranco Chiarelli,
consigliere regionale pdl di Martina Franca,
avvocato specializzato in diritto penale,
professore universitario e consulente di istituti di credito
Esclusione di quasi tutti i tarantini dalle liste del pdl della Camera e del Senato. 
Come è noto, solo il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli da Martina Franca è riuscito a occupare la casella n°8, cioè in posizione utile, ma che garantisce l'elezione solo in caso di vittoria.
Il primo a reagire è stato il sindaco di Ginosa Vito De Palma con un comunicato che esprime “grandissimo rammarico a nome di tutta la maggioranza di centrodestra che da tre mandati consecutivi amministra Ginosa”. 

Pietro Lospinuso, consigliere regionale pdl e
Vito De Palma, sindaco di Ginosa
In tanti qui a Ginosa pensavano che sarebbe stata la volta di Pietro Lospinuso, al suo quarto mandato da consigliere regionale, invece le informazioni giunte al sindaco dal coordinatore provinciale del pdl, Luigi Montanaro, già sindaco di Ginosa dal 2001 al 2011 hanno escluso categoricamente non solo questa possibilità, ma anche che altri tarantini del pdl rappresentassero in Parlamento la Provincia di Taranto.
E’ una esclusione incredibile  ha detto De Palma “Chiarelli dovrà accontentarsi di portare consensi agli eletti sicuri, cioè a coloro che lo precedono e che non rappresentano certamente la provincia di Taranto”. 
Non contento De Palma  afferma che “le altre province sono rappresentate in maniera eccessiva a scapito della nostra provincia”. 
Hanno prevalso logiche politiche incomprensibili secondo il primo cittadino di Ginosa che si chiede anche chi si occuperà di questioni come l’ilva, il porto di taranto, le crisi di miroglio, natuzzi, tbm nonché quella annosa dell’agricoltura e da ultimo dell’alluvione di Marina di Ginosa del 2011 rimasta dimenticata nella legge di stabilità ad opera del Governo Monti. Altre regioni come Liguria, Veneto, Marche e Sicilia hanno ottenuto ulteriori fondi per ristorare i danni causati dalle stesse calamità e i ricandidati in pectore che hanno votato la legge “hanno di fatto seppellito le speranze di risarcimento”. 
Torrenziale De Palma scrive che si tratta di un “vero e proprio tradimento popolare in danno di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo”. 
Da questa durissima reprimenda che il sindaco scaglia verso “i compilatori delle liste” tuttavia emerge una pragmatica attesa delle “valutazioni del coordinamento provinciale di Taranto alle quali si rimetterà come uomo di partito ed amministratore”.
Giovanni Camarda, caporedattore della redazione tarantina del  Quotidiano di Puglia, scriveva ieri che la mancanza di tarantini nelle liste del pdl  era addebitabile non solo al peso maggiore di baresi e leccesi, ma anche alla brutta sconfitta alle amministrative di Taranto ed alla immatura scomparsa di Franzoso:  "politico discusso ma concreto la cui assenza ha fatto perdere forza ed autorevolezza al partito". 
"Ma anche a Bari perdono da anni" si sono difesi dal coordinamento jonico che con Montanaro hanno addirittura minacciato di non votare al Senato. Dubbio poi fugato da Lospinuso: "siamo uomini di partito e voteremo pdl alla camera ed al senato". Resta tuttavia il nodo di un territorio, quello di Taranto e della sua provincia, che fatica a trovare posti di rilievo nei partiti maggiori.

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