LA MAGISTRATURA INDAGHI SULLA CARTOLARIZZAZIONE INPS


QUOTIDIANO DI PUGLIA 12 DICEMBRE 2012 
di Nicola NATALE
MARINA DI GINOSA Uno dei momenti della conferenza sulle aziende agricole all'asta del Tavolo verde
Il Tavolo verde non demorde. 
E continua a rappresentare le ragioni degli agricoltori, questa volta con riferimento alla vendita all’asta delle loro aziende. 
Ad ospitarli lunedì sera (10 dicembre), la banca di credito cooperativo di Marina di Ginosa, nella sala conferenze inaspettatamente piena. 
Di rilievo gli ospiti, a iniziare dal presidente del tribunale di Taranto Antonio Morelli.
Con lui al tavolo dei relatori il giudice delle esecuzioni Martino Casavola, Carmine Palma di Confagricoltura e Saverio De Bonis, coordinatore fima (dederazione italiana movimenti agricoli). 
Paolo Rubino, ex parlamentare ds
Di particolare impatto le parole proferite dall’ex onorevole ds, Paolo Rubino alla fine della serata: “abbiamo provato a rivolgerci alla magistratura, poiché tentando con la politica non abbiamo risolto nulla”. 
Prossimo passo del Tavolo verde far luce sull’accordo che consentì all’Inps di cedere i crediti del servizio contributi agricoli unificati (scau). 
Tale accordo secondo Rubino “fu redatto a Londra, scritto in inglese e non fu nemmeno reso noti ai dirigenti delle principali organizzazioni agricole”. 
Antonio Morelli, presidente del Tribunale di Taranto
Ma la magistratura ha chiarito il presidente Morelli “è chiamata ad applicare la legge,  non abbiamo la bacchetta magica, tuttavia al tribunale di Taranto si sono consolidate delle prassi che tutelano in qualche modo la parte più fragile, che spesso è il debitore”. 
Agghiaccianti i numeri nazionali delle aste giudiziarie (1250 al mese quelle relative ad aziende agricole) resi noti da De Bonis. 
A Ginosa le case ed i terreni finiti all’asta sono 83, 40 a Laterza, 77 a Castellaneta e 13 a Palagianello.  E questo solo facendo riferimento agli annunci attualmente presenti sul sito del Tribunale di Taranto. 
http://www.tribunale.taranto.it/astegiudiziarie/default.aspx?m=1
E’ il ceto medio agricolo che scompare, quasi un milione di imprese hanno chiuso, mentre abbiamo globalizzato l’economia ma non le regole” ha detto De Bonis. 
Per il presidente c’è “carenza di politica agricola ed i dati positivi sull’export hanno mascherato agli italiani la perdita netta di potere d’acquisto dei coltivatori con i loro prodotti”. 
Sul mercato ginosino cento chilogrammi di olive sono vendute a trenta euro, nemmeno sufficienti a pagare la singola giornata di chi dovrebbe raccoglierle. 
Non va meglio sugli altri prodotti. 
Annate positive come l’ultima per l’uva non riescono a compensare gli anni di perdite secche. 
Si fa finanza non agricoltura – ha commentato secco Carmine Palma – ricordando la cartolarizzazione dei debiti agricoli che portò l’inps a cedere i crediti previdenziali che gli agricoltori dovevano all’istituto nazionale della previdenza in una maniera discutibile e “sulla quale bisognerà fare luce”. 
Tecnico l’intervento del giudice delle esecuzioni Casavola. 
Il magistrato ha chiarito molti aspetti della materia oltremodo complessa delle esecuzioni immobiliari, fornendo consigli giuridici che possono proteggere il debitore da  eventuali valutazioni o decisioni non conformi alle legge. 
Insomma una serata densa, con le facce riarse degli agricoltori, testimoni di uno sforzo ed un amore per la terra ed il lavoro assolutamente non premiati. 
Di particolare valore l’intervento del presidente Morelli, che ha dato il senso di un’istituzione per niente distaccata dai problemi del mondo agricolo. “Questa sera è servita a conoscerci, ritengo l’incontro di grande valore” ha concluso.

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