OPUNTIA LAB, OGGETTI ARCHITETTURA E DESIGN DAGLI SCARTI LAPIDEI


dal Quotidiano del 26 Settembre 2012
di Nicola NATALE
L'architetto Tiziana Latorre
Oggetti di design dagli scarti lapidei ma anche architettura e comunicazione. 
Non ci stanno i giovani pugliesi ad arrendersi al lavoro che non c’è.  
Nel progetto Opuntia. Lab  finanziato da Principi Attivi della Regione Puglia c’è un pezzo di Jonio rappresentato dall’architetto Tiziana Latorre originaria di Castellaneta e residente a Ginosa. 
La professionista assieme a Maria Buonamassa, Angelica Contursi, Anna Memoli e Natalia Risola ha deciso di trovare una soluzione al problema degli scarti lapidei delle tante marmerie ed opifici esistenti in Puglia. La grande quantità e la grande varietà di inerti, polvere di marmo, marmettola, cocciame ed altri residui di lavorazione permette, “attraverso il filtro della creatività del design, di innescare nuovi processi produttivi, proprio a partire dalla disattenzione verso lo scarto e dalle sue stimolanti imperfezioni”. 
Il progetto deve avere favorevolmente impressionato la commissione valutatrice della Regione e, in fase di lancio, è già presente a Verona alla 47ª edizione di Marmomacc, dal 26 al 29 Settembre. 
Nella città veneta, Opuntia.lab, in collaborazione con le aziende partner, Petra e Stonemotion entrambe di Apricena, presenta parte delle creazioni, dedicate anche all’arredo esterno. 
VERONA - Lo stand al Marmomacc con alcuni oggetti usati dagli stessi ideatori
Attenzione massima quindi ad individuare nicchie di mercato - a volte a crearle -  anche con nuove forme di economia dello smaltimento, sia nella direzione di una rinnovata sostenibilità ambientale, che in quella della crescita attraverso la rete del design, trasformando lo scarto in nuova risorsa.

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