CALABRESE ANCORA ALL’ATTACCO: "ADC NON E’ PIU’ IL MIO PARTITO".
Quotidiano di Puglia 21 Ottobre 2012
di Nicola NATALE
L'ing. Raffaele Calabrese, già assessore della Giunta De Palma |
Non si placa con
le accuse l’ing. Raffaele Calabrese.
E convoca venerdì scorso una conferenza
stampa per ribadire le accuse al vetriolo lanciate via facebook.: “il mio
defenestramemto è stato studiato a tavolino, di De Palma non mi fido più, vuole
servi sciocchi”.
Inutile ripetergli che De Palma gli aveva offerto di
sospendersi dall’incarico in attesa delle decisioni della magistratura.
La
soluzione un tempo ipotizzata di scegliere Felice Vizzielli, già assessore e
politico navigato naufrago nelle settimane convulse succedutesi alle elezioni del Maggio scorso fu
subito accantonata.
Al suo posto l’ing. Francesco Santantonio.
La riabilitazione
di Calabrese avviene con il ritiro della querela per interferenza illecita nei
fatti della Famiglia Misseri, ma il giovane ingegnere (34 anni) non viene
riaccolto in Giunta.
Non gli fa posto in Consiglio Giovanni Perniola detto
Nino, consigliere comunale di maggioranza con circa il doppio dei suoi voti,
non gli fa posto l’ing. Santantonio nominato al suo posto.
Del resto ammette
lui stesso mi troverei molto in imbarazzo con questa maggioranza, sia in giunta
che in consiglio.
Per Calabrese, l’atteggiamento ricevuto dopo le accuse fu di
sfiducia, tranne l’amicizia di Perniola, “il mutismo della pdl e del suo
partito è la conferma che le accuse furono soltanto un mezzo per togliermi
dalla giunta, erano premeditate”.
“Non volendo accettare nessuna forma di
compromesso chiesi io di revocarmi per essere più forte dopo l’assoluzione”.
Ma
nemmeno l’atteggiamento del suo partito gli è piaciuto, non possiamo “essere
garantisti a livello nazionale e giustizialisti a livello locale”.
Calabrese
ci infila anche un’ulteriore coda polemica e si chiede come mai “gli avvisi di
garanzia ed i rinvii a giudizio di consiglieri ed asessori per fatti
direttamente inerenti l’ammnistrazione non hanno poi comportato dimissioni e
revoche delle deleghe”.
“Il bagaglio dei miei voti (162 n.d.c.) potrebbe ora
come ora solo andare all’opposizione”.
Del resto ha ammesso in coda di
conferenza “le promesse di incarichi non mi fanno gola, posso lavorare altrove
come sto facendo, e la progettazione di alcune piazzette fatte in passato non
solo non mi è stata pagata ma è stata utilizzata da altri professionisti”.
In
tutto questo l’amministrazione De Palma è muta, sapendo che prima o poi questa
come altre vicende sarà sommersa dalle tante emergenze del territorio.
Ma
Calabrese, c’è da scommetterlo, non starà affatto zitto fino alle prossime
elezioni comunali del 2016.
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